Ciclismo

Giro d’Italia 2025: le maglie e i ritiri dopo la ventesima tappa

Grazie a una prova intelligente, Simon Yates ribalta la classifica e conquista la Corsa Rosa
Simon Yates ai tempi della Jayco AlUla
Simon Yates ai tempi della Jayco AlUla (Getty Images)

Quanti si aspettavano un duello tra il messicano Isaac Del Toro e l’ecuadoriano Richard Carapaz, sono rimasti sorpresi.
Sul Colle delle Finestre, infatti, a partire è stato il terzo incomodo, il terzo della classifica generale. Dopo aver staccato i due litiganti, Simon Yates ha trovato per strada un compagno di squadra che va come una locomotiva e risponde al nome di Wout van Aert. Trascinato dal belga, il portacolori del Team Visma | Lease a Bike, che in vetta al Colle delle Finestre era maglia rosa virtuale per pochi secondi, ha scavato un solco incolmabile ed è andato a vincere con un vantaggio di quasi 4 minuti l’edizione numero 108 del Giro d’Italia.

La tappa? Al quarto successo in carriera, l’australiano Christopher Harper ha tagliato il traguardo della Verrès-Sestrière (205 km) davanti a tutti, precedendo di 1:49 l’italiano Alessandro Verre e di 1:57 Simon Yates.

Complimenti anche ai possessori delle altre maglie: al giovanissimo Isaac Del Toro (bianca), allo scalatore Lorenzo Fortunato (azzurra) e al dominatore della classifica a punti Mads Pedersen (ciclamino).

Le maglie

Rosa (classifica generale): Simon Yates

Ciclamino (classifica a punti): Mads Pedersen

Azzurra (miglior scalatore): Lorenzo Fortunato

Bianca (miglior giovane): Isaac Del Toro

Classifica squadre: UAE Team Emirates-XRG

I ritiri

Prima tappa: lo spagnolo Mikel Landa (Soudal Quick-Step) e il francese Geoffrey Bouchard (Decathlon Ag2r La Mondiale) cadono nel finale.

Quarta tappa: il canadese Nickolas Zukowski (Q36.5 Pro Cycling Team), finisce a terra nelle prime fasi della corsa.

Quinta tappa: il danese Søren Kragh Andersen (Lidl-Trek) non si presenta al via per essersi fratturato il polso nella parte conclusiva della quarta frazione.

Sesta tappa: l’italiano Alessandro Pinarello (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) non parte; l’australiano Jai Hindley (Red Bull-BORA-hansgrohe), il neozelandese Dion Smith (Intermarché-Wanty) e il tedesco Juri Hollmann (Alpecin-Deceuninck) sono vittime della maxi caduta che porta alla neutralizzazione della corsa.

Settima tappa: il ceco Jan Hirt (Israel-Premier Tech) e il lussemburghese Michel Ries (Arkéa-B&B Hotels) non cominciano la frazione; il neerlandese Bram Welten (Team Picnic PostNL) non arriva al traguardo.

Nona tappa: il neerlandese Koen Bouwman (Team Jayco AlUla) non si presenta alla partenza; l’italiano Andrea Pasqualon (Bahrain-Victorious) non raggiunge l’arrivo.

Quattordicesima tappa: il colombiano Brandon Smith Rivera lascia la carovana prima della partenza di Treviso.

Quindicesima tappa: l’italiano Giulio Ciccone (Lidl-Trek) cade nel finale della frazione di sabato e in serata è costretto ad alzare bandiera bianca.

Sedicesima tappa: il francese Paul Magnier (Soudal Quick-Step) e il belga Milan Freitin (Cofidis) approfittano del terzo giorno di riposo per tagliare la corda; il britannico Joshua Tarling (INEOS Grenadiers), l’italiano Alessio Martinelli ( VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) e lo sloveno Primož Roglič (Red Bull-BORA-hansgrohe) cadono e sono costretti ad alzare bandiera bianca.

Diciassettesima tappa: gli australiani Jay Vine (UAE Team Emirates – XRG) e Luke Plapp (Team Jayco AlUla) non tagliano il traguardo di Bormio ma il secondo si può consolare con il successo di Castelraimondo.

Diciottesima tappa: la ferita al ginocchio e una puntura di calabrone costringono Juan Ayuso (UAE Team Emirates – XRG) a gettare la spugna sulla prima salita; allo spagnolo rimane la soddisfazione del successo di Tagliacozzo.

Diciannovesima tappa: gli abbandoni di giornata sono quelli del tedesco Marco Brenner (Tudor Pro Cycling Team) e del portoghese Afonso Eulálio (Bahrain – Victorious).