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NFL, rottura tra Parsons e i Cowboys. Lamb sbotta: “Pagate quell’uomo”

Uno dei casi più caldi della NFL è appena esploso a Dallas: Micah Parsons ha chiesto la trade e Ceedee Lamb sbotta sui social
CeeDee Lamb, Dallas Cowboys, NFL
CeeDee Lamb, Dallas Cowboys, NFL

Just pay the man what you owe em”. O più semplicemente, “paga a quell’uomo ciò che gli devi”. Il messaggio è firmato Ceedee Lamb (in foto) ed è indirizzato a Jerry Jones, presidente dei Dallas Cowboys che ha da poco rotto con Micah Parsons. L’edge rusher aveva espresso nei mesi scorsi la volontà di rimanere a vita a Dallas, dichiarandosi pronto a firmare il rinnovo in qualsiasi momento. Solo che i Cowboys hanno semplicemente fatto i Cowboys e dopo aver trascinato fino all’ultimo i rinnovi di Dak Prescott due anni fa e Ceedee Lamb la scorsa estate, hanno deciso di fare lo stesso con Parsons. Dopo mesi di non trattative l’edge rusher prodotto dell’università di Penn State ha deciso di rompere il silenzio, chiedendo ufficialmente la trade a Dallas e lo ha comunicato sui social.    

NFL, Parsons chiede la trade: “Non voglio più restare a Dallas”

Sono rimasto in silenzio, ma ancora una volta, dopo ripetute critiche a me stesso e a tutti i discorsi che mi sono stati rivolti, ho preso una decisione difficile: non voglio più giocare per i Dallas Cowboys. La mia richiesta di trade è stata inoltrata personalmente a Stephen Jones”. Questo il messaggio pubblicato da Micah Parsons sui social, dove annuncia la richiesta di trade che circolava già da qualche giorno. “Sì, volevo essere qui. Ho fatto tutto il possibile per dimostrare che volevo essere un Cowboy e indossare la stella sul mio casco. Volevo giocare davanti ai migliori tifosi del mondo e riportare in alto questa grande franchigia. La squadra per cui io e mio padre siamo cresciuti tifando a Harrisburg, in Pennsylvania. Purtroppo non voglio più essere qui. Non voglio più essere costretto a trattative senza la presenza del mio agente. Non voglio più che mi si prendano di mira per essermi infortunato mentre mi giocavo la mia vita per l’organizzazione, i nostri tifosi e i miei compagni di squadra. Non voglio più che vengano create e diffuse ai media storie su di me”.