Eurolega, la prima volta di Nick Melli: “Orgoglioso e contento dopo tanti sacrifici”

Da Milano ad Istanbul, dall’Olimpia al Fener, passando per l’NBA, ma sognando l’Eurolega. Che ieri è arrivata, dopo anni di sacrifici, vittorie e sconfitte, a chiudere un cerchio cominciato tanto tempo fa a Reggio Emilia, per arrivare sul tetto d’Europa.
In estate, dopo tre stagioni e tre Scudetti in biancorosso, la scelta di tornare in Turchia, dove Nick aveva lasciato un conto in sospeso, dopo due partecipazioni in fila alle Final Four chiuse con un pugno di mosche. Ma con Saras in panchina, affiancato da un gruppo solido, profondo e di talento, Melli (e non solo lui) si è riuscito a togliere quella pesantissima scimmia sulla spalla.
“Tanto sacrificio per qualcosa che oggi è arrivato”
“Sto provando tante emozioni – ha detto Melli nel post-finale vinta contro il Monaco e che è valsa la sua prima Eurolega vinta in carriera -. Senza fare la vittima, ciò che attraversi da atleta, ci sacrifichiamo tanto, tempo con la famiglia, le estati, la pre-season, tante cose, ma sono contento e sono orgoglioso di poterlo fare. Anche perché ti sacrifichi per qualcosa, e quel qualcosa oggi è arrivato. Il fatto che mia figlia fosse qui e che abbia preso in mano il trofeo, è incredibile. La amo, e il fatto che ha potuto apprezzare e condividere questo momento con me è qualcosa di ineguagliabile”.
Saras per Nick
“Nico era esattamente il giocatore che stavamo cercando – ha detto coach Sarunas Jasickevicius, nel dopo partita -. Prima del suo trasferimento, abbiamo avuto una bellissima conversazione telefonica con lui”, ha rivelato coach Sarunas Jasikevicius dopo la vittoria della EuroLeague, come riporta Eurohoops. “Mi ha detto: ‘Coach, non mi importa del sistema o del mio ruolo nella squadra. So che mi farai giocare, l’unica cosa che voglio è diventare campione’. Mi ha detto che ‘voleva tornare al Fenerbahçe per vincere l’EuroLega’. Alla fine della partita, gli sono andato vicino e gli ho detto: ‘Sei venuto qui per questo, congratulazioni”.