Calcio

Atletico Madrid, una piccola colonia italiana: Ruggeri e Raspadori solo gli ultimi di una lunga lista

Raspadori e Ruggeri si uniscono alla corte di Simeone, ma non sono gli unici nostri connazionali ad aver vestito la maglia dell'Atletico Madrid
Diego Pablo Simeone, allenatore dell'Atletico Madrid
Diego Pablo Simeone, allenatore dell'Atletico Madrid (Getty Images)

Con la chiusura dell’affare Raspadori, salgono a due gli italiani che attualmente vestono la maglia dell’Atletico Madrid. Il primo, in questa stagione, a trasferirsi nella squadra allenata da Diego Pablo Simeone è stato Matteo Ruggeri, ma non sono gli unici nostri connazionali ad essersi trasferiti nei Colchoneros. Ecco tutti gli altri.

Abbiati, Cerci, Vieri e Motta

Nel 2007, il Milan cede Abbiati in prestito all’Atletico per una stagione. Inizialmente partito come riserva, diventa poi titolare aiutando la squadra a qualificarsi per la Champions League. Cerci, invece, dopo una stagione straordinaria al Torino, nel 2014 arriva all’Atletico per 15 milioni. Tuttavia, gioca poco e segna ancora meno, tornando poi in prestito in Italia senza riuscire a ritrovare i livelli di un tempo.

Vieri rimane senza dubbio il più famoso e amato: arriva nel 1997 dalla Juventus per 34 miliardi di lire e con un gol memorabile dalla linea di fondo campo conquista i tifosi, vince il Pichichi (capocannoniere) (l’unico italiano a riuscirci), anche se l’Atletico termina solo settimo in campionato. Thiago Motta, dal canto suo, si è trasferito nel 2007 dal Barcellona ma inizia male: subito fermato da una rottura del menisco che gli fa giocare solo sei partite. Senza rinnovo, lascia Madrid per iniziare una nuova avventura al Genoa.

Albertini, Serena, Torrisi e Venturin

Albertini, dopo l’esperienza al Barcellona, nel 2002 passa in prestito dall’AC Milan all’Atletico. Pur non brillando particolarmente, viene ricordato per un gol spettacolare nel derby contro il Real Madrid. Il terzino Serena si trasferisce dalla Fiorentina nell’estate del 1998 su richiesta esplicita di Arrigo Sacchi, ma l’esonero del tecnico condiziona la sua avventura e dopo una stagione passa all’Inter.

Sempre con Sacchi arriva anche Torrisi e parte subito titolare, ma come per Serena il suo minutaggio cambia drasticamente in seguito al cambio in panchina. Quasi stessa sorte anche per Venturin, che però lascia l’Atletico un anno dopo l’esonero di Sacchi per poi tornare al Torino.