Balotelli: “Sono stato a un passo dalla Juve. Nazionale? Oggi non vedo…”

Mario Balotelli è tornato a parlare dal palco del Festival dello Sport di Trento, toccando diversi temi legati alla sua carriera e alla Nazionale. L’attaccante, attualmente svincolato dopo la breve esperienza al Genoa, ha condiviso aneddoti e riflessioni tra passato e presente.
Sulla parentesi milanista… che poteva essere juventina
Uno dei momenti più curiosi è stato il racconto del suo mancato approdo alla Juventus: “In teoria dovevo andare alla Juve. Poi Mino Raiola fece questa scappata a Milano di notte e firmai con il Milan. Io ero tornato da Manchester per andare a Torino.” E, a proposito di Juve, sul presunto mancato feeling con l’ambiente bianconero, l’ex attaccante ha preferito non sbilanciarsi troppo: “Forse sì, ma non ho mai litigato con nessuno. Sono sempre andato d’accordo con tutti. Semplicemente sono state fatte scelte diverse, ascoltando determinate persone.”
Sulla Nazionale e Ibrahimovic
Balotelli ha poi parlato con orgoglio del suo legame con la maglia azzurra, sottolineando una differenza con i calciatori di oggi: “Non vedo più quella fame, quella voglia di indossare la maglia del proprio Paese. Io in Nazionale ero fiero di rappresentare l’Italia.” Inevitabile anche un accenno al rapporto con Zlatan Ibrahimovic, descritto con affetto e ironia: “È un rompiscatole, ma lo è solo con chi vuole bene. Pretendeva che dessi sempre il massimo. Io da ragazzo avevo giornate in cui mi svegliavo storto, e lui mi riprendeva: era il suo modo di spronarmi.”
Sul famoso Inter-Barcellona
Infine, Balotelli ha ricordato il discusso episodio di Inter-Barcellona, quando lanciò a terra la maglia nerazzurra: “I tifosi dell’Inter mi hanno sempre voluto bene e io a loro, ma a 17-18 anni non ero abituato ai fischi del mio stesso pubblico. L’ho gestita male, oggi non lo rifarei. Ma sono episodi che ti fanno crescere.”