Allarme Mbappé, infortunio alla caviglia e ritorno a Madrid
Una tegola inattesa, anche se gestita con estrema cautela. Kylian Mbappé ha lasciato in anticipo il ritiro della Nazionale francese per rientrare a Madrid e sottoporsi a esami approfonditi. Nonostante Les Bleus abbiano già festeggiato la qualificazione ai Mondiali battendo l’Ucraina, la stella del Real Madrid non volerà in Azerbaijan, a causa di un fastidio persistente alla caviglia destra.
L’infortunio è una vecchia conoscenza per il 26enne: la stessa infiammazione lo aveva tenuto fuori anche dalla sfida di ottobre contro l’Islanda.
Record a rischio e gestione del talento
L’annuncio ufficiale della FFF (Federcalcio Francese) è stato chiaro: “Mbappé soffre ancora di un’infiammazione alla caviglia destra, che richiede ulteriori accertamenti. Sarà sottoposto a esami oggi a Madrid.”
Nonostante il problema, l’ex attaccante del PSG ha completato i 90 minuti contro l’Ucraina, segnando una doppietta (raggiungendo così i 400 gol in carriera tra club e Nazionale) e fornendo un assist. Tuttavia, con il primato nel girone di qualificazione già in tasca, la gestione dell’infortunio ha avuto la priorità su tutto.
Il rientro anticipato è significativo, poiché la partita contro l’Azerbaijan avrebbe offerto a Mbappé una grande occasione per avvicinare un record storico. Con 55 gol in Nazionale, è a sole due reti dal primato assoluto di Olivier Giroud. La salute, però, viene prima della gloria immediata.
Per il Real Madrid, l’ansia è palpabile, ma si ritiene che Mbappé non salterà il prossimo impegno de La Liga contro l’Elche.
L’ossessione “irreale” dei 1000 gol
Mbappé, pur celebrando il traguardo dei 400 gol in carriera (segnati con Real Madrid, PSG, Monaco e Francia), ha confessato un’ambizione che rasenta la follia, spronato proprio dai numeri irraggiungibili dei suoi predecessori. “Ora, 400… non impressionano le persone,” ha dichiarato Mbappé. “Se vuoi essere in quel circolo che sconvolge la gente, devi segnare altri 400! I 1000 gol di Cristiano Ronaldo? Quello è irreale. Ma proviamo l’irreale. Dobbiamo provarci, abbiamo una sola carriera.“
Il suo ritorno in Francia, caratterizzato da un impegno rinnovato (“L’anno scorso è stato difficile per me in Nazionale, questa stagione dovevo dimostrare che la Nazionale è importante“), è un preludio alla sua grande ossessione: guidare la Francia a un nuovo trionfo mondiale.
