Atletico Madrid, Hancko: “Simeone? Vi svelo il suo segreto…”

David Hancko è uno dei rinforzi dell’Atletico Madrid. Il difensore sloveno, che sembrava destinato a un futuro in Arabia Saudita, ha optato per la permanenza in Europa dopo alcune vicissitudini con l’Al Nassr. Il suo trasferimento in Spagna è stato preso di buon grado dal calciatore e dai tifosi, consci di poter contare su un centrale di assoluta affidabilità e importanza. Proprio Hancko in un’intervista rilasciata di recente ha parlato del suo arrivo, commentando in particolar modo la figura di Diego Simeone, suo nuovo allenatore, e svelandone quei segreti che lo hanno reso vincente negli ultimi anni, instaurando un grande rapporto con i suoi giocatori.
Hacko su Simeone
«Le mie prime impressioni sono fantastiche. Per l’ultimo anno, forse un anno e mezzo, firmare per l’Atlético è stato il mio sogno e il mio obiettivo, e ci credevo possibile, anche se il percorso per arrivare fin qui è stato piuttosto tortuoso. Sono molto felice di essere qui. Se ripenso a cinque anni fa, quando avevo problemi al ginocchio allo Sparta Praga e non giocavo da titolare, non avrei mai sognato una cosa del genere. Ora, vedendo quanta strada ho fatto in quel periodo, è davvero un sogno che si avvera, e ne sono molto grato. Simeone? Ogni allenatore e ogni giocatore sono un po’ diversi, ma a questo livello tutti hanno grande qualità e acume tattico. Gli allenamenti sono molto simili a questo livello, anche se qui sento un po’ lo stile spagnolo mescolato ad alcuni elementi che mi ricordano il calcio olandese. Ad esempio, Simeone, dopo la nostra prima partita contro il Porto, mi ha chiamato e mi ha detto che sarei partito titolare nel secondo tempo, ma non voleva mettermi fretta perché avevo avuto una settimana difficile. Dopo l’allenamento, si è seduto su una palla e mi ha parlato per 10 o 15 minuti. Apprezzo molto cose del genere. Come Slot prima di lui, Simeone ha una presenza enorme: quando entra in sala, i giocatori si siedono dritti e prestano attenzione. Questo si irradia da loro, e penso che sia parte del motivo per cui hanno così tanto successo».
La comunicazione di Simeone
«Il nostro allenatore ha giocato per la Lazio e l’Inter, quindi parla molto bene l’italiano. Se vuole dirmi qualcosa in allenamento, me lo urla in italiano, e quando parliamo, usiamo l’italiano. Alcune parole sono simili allo spagnolo, e la lingua del calcio è la stessa, quindi se gesticola e dice qualche frase, mi bastano poche parole per capirlo. Sono cose a cui dovrò abituarmi, come cosa vuole esattamente che io faccia durante il pressing. Finora ci siamo allenati su tutto, e l’allenatore e gli altri sono disposti a spiegarmi le cose. Credo di essermi adattato rapidamente e, sia nelle amichevoli che in allenamento, ho preso buone decisioni. Quando qualcosa va storto, l’allenatore mi dice cosa si aspettava, io spiego il mio punto di vista e si apre una discussione aperta. Ci vuole solo tempo per sperimentare abbastanza situazioni perché tutto diventi automatico, così sarò nel posto giusto più velocemente».