Barcellona, Lewa avvisa Yamal: “Non sei più un bambino!”

Lamine Yamal si sta prendendo i complimenti da tutto il mondo. Sta vivendo la fase del talento in fiore, appena sbocciato, finito sotto lo sguardo di un mondo pronto a goderselo. Quel che, però, oggi sembra tutto roseo, a breve rischia di diventare pressante e complicato. Terminata la stagione della consacrazione, ora sta arrivando il momento delle pretese. Gli appassionati di calcio alzeranno l’asticella, si aspetteranno da lui non solo la conferma, ma anche la capacità di star dietro alle leggende alle quale è stato accostato. Da enfant prodige è il momento di diventare fenomeno, leader e trascinatore.
Lewandowski gli tende una mano
Sono gli oneri e gli onori di chi viene al mondo con un talento innato, con il dovere di stupire un pubblico che pretende e fa bene a farlo. Lamine Yamal sta entrando nella fase vera della vita da calciatore, quella dell’esame di maturità, quella che sarò in grado di dimostrare se c’è o no il pelo sullo stomaco che ogni calciatore della sua classe deve avere per andare avanti. È la fase delle responsabilità e al suo fianco avrà uomini e calciatori pronti a tendergli la mano per aiutarlo a venirne fuori al meglio, per il suo bene e per quello del Barcellona. In tal senso, Robert Lewandowski è sicuramente un maestro dal quale poter imparare, un maestro che negli scorsi giorni lo ha messo in guardia, intervenendo ai microfoni dei cronisti presenti in occasione dell’amichevole giocata contro il Vissel Kobe.
Lewandowski su Yamal e Rashford
«Ora non è più un bambino, è un adulto perché ha già 18 anni. Lamine può giocare meglio dell’anno scorso. Ogni anno sarà migliore». Ma non solo. Lewandowski si è anche espresso sul rendimento di Marcus Rashford e del Barcellona più in generale, prima di far chiarezza sul suo futuro: «Rashford renderà la squadra migliore. È un giocatore di grande talento, ha giocato contro di noi con il Manchester United ed era in ottima forma. Può giocare in diverse posizioni e può aiutarci. Per me l’importante è dove vogliamo arrivare e quanti titoli vogliamo vincere. I miei gol possono aiutare. Credo che possiamo migliorare, abbiamo più esperienza e dopo un primo anno con Flick ora ci capiamo tutti. Rinnovo? Non lo so. Sono tranquillo, ma per me non è importante ciò che succede alla fine della stagione; la cosa principale è quello che succede durante la stagione».