Birmingham blindata per Villa-Maccabi Tel Aviv: oltre 700 agenti schierati
La partita di UEFA Europa League tra Aston Villa e Maccabi Tel Aviv di giovedì si è trasformata in una vera e propria operazione di sicurezza ad altissimo rischio. La polizia delle West Midlands (WMP) ha diramato avvisi per possibili disordini e sta schierando oltre 700 agenti, utilizzando ogni risorsa disponibile, da cavalli e cani, all’unità droni e alla polizia stradale.
L’obiettivo dichiarato è “garantire la sicurezza pubblica e contrastare eventuali crimini e disordini” in una Birmingham in fermento.
La richiesta di annullamento e l’indignazione nazionale
Al centro della tensione ci sono le proteste annunciate dai sostenitori della Palestina, che chiedono a gran voce l’annullamento della partita. L’indignazione è alta a livello nazionale, come sottolineato da Naeem Malik, presidente della West Midlands Palestine Solidarity Campaign.
A organizzare congiuntamente la protesta ci sono grandi coalizioni (tra cui Stop the War Coalition e Muslim Association of Britain), che accusano il club israeliano di essere “direttamente coinvolto nel genocidio israeliano contro i palestinesi di Gaza” a causa dei suoi legami con le infrastrutture israeliane nei territori occupati della Cisgiordania. Le proteste pro-Palestina proseguiranno per tutta la durata del match con canti pacifici.
La genesi del rischio: un precedente “ad alto rischio”
L’incontro era già stato classificato come “ad alto rischio” dalla WMP il mese scorso, citando “violenti scontri e reati d’odio” avvenuti durante una partita di Europa League tra Ajax e Maccabi Tel Aviv ad Amsterdam nel novembre 2024. Per motivi di sicurezza, già il mese scorso, il club israeliano aveva dichiarato che i suoi tifosi non si sarebbero recati a Birmingham, una decisione che era diventata persino oggetto di dibattito parlamentare.
I gruppi che protestano sottolineano che i comportamenti ripresi ad Amsterdam includevano cori anti-palestinesi, insulti razziali e danni alle infrastrutture. Abu Umaymah della Palestine Academy ha dichiarato inaccettabile che la partita si svolga, non solo per il presunto “genocidio in corso”, ma anche per il “comportamento razzista dei tifosi della squadra”.
Mantenere la pace: bilanciare sicurezza e diritto di protesta
Il comandante della polizia di Birmingham, Ch Supt Tom Joyce, ha spiegato che i piani mirano a bilanciare il “diritto di protestare con il nostro dovere di proteggere tutte le comunità di Birmingham”. Agenti specializzati hanno lavorato per settimane a stretto contatto con diverse comunità religiose per ascoltare preoccupazioni.
Ron Winch, professore associato di polizia ed ex alto ufficiale, ha definito l’operazione “di vasta portata, con risorse piuttosto potenti” e una “risposta ragionevole e proporzionata alle minacce e ai rischi che la partita comporta, indipendentemente dalla presenza o meno dei tifosi del Maccabi Tel Aviv”.
Il calcio giovedì si farà, ma lo stadio sarà presidiato come una zona di guerra.