Calcio Estero

Celtic, Rodgers si dimette e la società lo distrugge. Ritorno a sorpresa

Caos Celtic: Brendan Rodgers si dimette e il socio Dermot Desmond lo attacca pubblicamente con accuse di "bugie" e "comportamento divisivo"

Il clamore è stato assoluto: Brendan Rodgers si è dimesso da allenatore del Celtic, ma la notizia è stata accompagnata da un attacco frontale senza precedenti da parte del socio di maggioranza, Dermot Desmond.

I campioni della Scottish Premiership sono stati umiliati dalla sconfitta per 3-1 contro gli Heart of Midlothian (attuali capolista con otto punti di vantaggio) in un contesto di campagna europea deludente e un mercato estivo sotto tono. Nonostante il malcontento generale, l’annuncio delle dimissioni alle 21:44 GMT è stato uno shock.

Ma la vera bomba è arrivata con una seconda, incredibile, dichiarazione firmata da Desmond, che di solito è una figura molto riservata.

Il carico da 90 di Desmond: “Self-serving” e bugie sui contratti

In una lettera aperta ai tifosi, Desmond ha demolito la narrazione di Rodgers, accusandolo di comportamento “divisivo, fuorviante e mirato all’interesse personale (self-serving)”.

Rodgers, tornato nel 2023 dopo la controversa fuga del 2019, aveva vinto titoli consecutivi ma aveva di recente lamentato pubblicamente la qualità della rosa. Dopo la sconfitta contro il Dundee, aveva usato un’analogia tagliente: “Non andrai in una gara a cui ti danno le chiavi di una Honda Civic e ti dicono: ‘Voglio che la guidi come una Ferrari’. Non succederà.”

La replica di Desmond è stata feroce: Contratto Finto? Falso. Rodgers aveva sostenuto che non gli fosse stata offerta alcuna estensione del contratto triennale firmato nel 2023. Desmond ha ribattuto che la sua affermazione era “semplicemente falsa“, poiché il club voleva assicurarsi la sua permanenza. Mercato Imposto? Falso. Desmond ha negato che gli acquisti fossero stati imposti all’allenatore: “Ogni giocatore firmato e ogni giocatore venduto durante la sua gestione è stato fatto con la piena conoscenza, approvazione ed endorsement di Brendan. Qualsiasi insinuazione contraria è assolutamente falsa.Atmosfera Tossica. La conclusione di Desmond è stata devastante: “Le sue successive dichiarazioni pubbliche sui trasferimenti e sulle operazioni del club sono arrivate completamente all’improvviso… Purtroppo, le sue parole e azioni da allora sono state divisive, fuorvianti e mirate all’interesse personale. Hanno contribuito a creare un’atmosfera tossica intorno al club… Ciò che ha fallito di recente non è dovuto alla nostra struttura o al nostro modello, ma al desiderio di un individuo di autoconservazione a spese degli altri.

    Il ritorno vintage: Martin O’Neill, 73 anni

    Mentre i tifosi digerivano questo divorzio al vetriolo, il Celtic ha annunciato una mossa a dir poco bizzarra e nostalgica: il ritorno ad interim dell’ex boss Martin O’Neill, a 20 anni dalla fine della sua prima, vincente, gestione.

    O’Neill, 73 anni e senza panchina da quando fu esonerato dal Nottingham Forest nel 2019, sarà assistito dall’ex giocatore Shaun Maloney.

    Ironia della sorte, O’Neill era su TalkSport proprio poche ore prima, discutendo della corsa al titolo scozzese e dicendosi convinto che gli Hearts potessero vincerlo, dato che il Celtic “non è così forte come vorresti che fosse” e che i Rangers “non sono affatto una minaccia“.

    Il suo ritorno last-minute segna il tentativo del Celtic di stabilizzare un club che, dopo anni di dominio, sembra essere precipitato in un caos sportivo ed etico senza precedenti.