Dries Mertens, addio da leggenda tra lacrime e standing ovation

Un brivido ha percorso il campo, un’emozione pura che ha travolto ogni cuore. Dries Mertens, il fantasista belga dal tocco magico, l’uomo che a Napoli ha dipinto calcio d’autore, ha salutato il Galatasaray. E forse, con quel commiato, ha detto addio per sempre anche al calcio giocato. Ieri sera, nella sua ultima, indimenticabile, gara in Super Lig con la maglia giallorossa, il “folletto” ha ricevuto una standing ovation da brividi al 79′, mentre lasciava il campo dopo aver realizzato un gol su rigore. Un saluto da leggenda, in un’arena in delirio.
L’addio commosso e il futuro in bilico
Commosso, abbracciato dai tifosi che lo venerano, Mertens ha lasciato il campo tra le lacrime, accompagnato dalla moglie Kat. Un’immagine potente, che racchiude l’amore e la gratitudine per un campione. Ma quell’addio, per i suoi fan, è un monito: potrebbe essere definitivo. “Forse venerdì giocherò l’ultima partita della mia carriera“, aveva dichiarato ad A Spor, lasciando intendere che il ritiro è una possibilità concreta, un bivio che lo attende.
Un simbolo oltre il campo
Arrivato a Istanbul tre anni fa, Mertens non si è limitato a incantare il campo con le sue giocate. È diventato un vero e proprio leader, un simbolo indiscusso dello spogliatoio. Ha conquistato l’affetto della tifoseria con il suo spirito di sacrificio, la sua umiltà e la capacità innata di guidare i più giovani, di essere un esempio.
Il messaggio social del club, poi, è stato un’ulteriore conferma della sua grandezza, un tributo commovente: “Dries non era solo un calciatore, ma un fratello, un esempio. Ha toccato i nostri cuori anche fuori dal campo. Il suo nome è scritto in lettere d’oro nella storia di questa maglia”. Un addio agrodolce, quello di Dries Mertens, che lascia un vuoto in campo ma un’impronta indelebile nei cuori di tutti.