È una leggenda del Manchester City, ma ha sempre tifato Liverpool
È un’ammissione che squarcia il velo sulla rivalità più intensa della Premier League. Sergio Agüero, l’icona che ha riscritto la storia del Manchester City con oltre 250 gol e innumerevoli trofei, non ha mai nascosto una sorprendente verità: da ragazzo, il suo cuore batteva per i rivali del Liverpool.
Mentre i Citizens si preparano allo scontro titanico contro i Reds all’Etihad Stadium questa domenica, la confessione dell’argentino aggiunge un elemento di paradosso emotivo a un match già infuocato.
Un sogno ancorato ad Anfield
La preferenza di Agüero per la Premier League emerse già nel 2005, quando, ancora adolescente e stella nascente all’Independiente, attirò l’attenzione dei giganti europei. All’epoca, il Bayern Monaco si era fatto avanti, ma il giovane Kun aveva le idee chiare:
“Se dovessi scegliere un campionato, sarebbe la Premier League. Sono un tifoso del Liverpool da quando ho memoria ed essere un giorno lì sarebbe un sogno,” aveva dichiarato al giornale tedesco Munich TZ. “Ho guardato la finale di Champions League e ho celebrato ogni gol come se fosse dell’Independiente.“
Il suo idolo, il motivo di questa passione a distanza, era un’altra precoce stella: Michael Owen. “Mi piaceva il Liverpool a causa di Owen… Anche quando giocavo alla PlayStation, cercavo di giocare come Owen!”
Il treno mancato e la storia riscritta
All’epoca, il Liverpool di Rafa Benítez stava esplorando il mercato argentino. Agüero era nel radar, ma l’affare non si concretizzò. L’argentino stesso ha confermato di aver letto che la squadra di Anfield ritenne il suo trasferimento “una scommessa troppo rischiosa per il costo“ data la sua giovane età.
Così, Agüero si trasferì all’Atlético Madrid nel 2006 per 20 milioni di sterline, dove fiorì segnando 101 gol in 234 presenze, prima di approdare al Manchester City nel 2011 con un trasferimento da 35 milioni di sterline.
Il resto, come sappiamo, è leggenda Sky Blue. Agüero ha lasciato un’eredità ineguagliabile in Premier League, con 260 gol, 65 assist, cinque titoli di campionato e una valanga di trofei sotto la guida di Mancini, Pellegrini e Guardiola.
Nonostante abbia vissuto la sua epopea in blu, il legame giovanile con il rosso di Liverpool è rimasto. “Nei miei 10 anni al City, abbiamo avuto partite incredibili con il Liverpool. Ancora di più ultimamente, lottando testa a testa per la Premier League,” ha ricordato nel 2023. Unico rimpianto? “Non sono mai riuscito a segnare ad Anfield.”
Il destino, spesso beffardo, ha trasformato il suo club dei sogni nell’avversario più acerrimo.