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Estevão sfida il suo Chelsea: il “piccolo Messi” vuole lasciare il segno

Estevão Willian, il baby fenomeno brasiliano, affronta il Chelsea nel Mondiale per Club prima di vestirne la maglia. Un duello col destino sotto gli occhi del mondo.
EAST RUTHERFORD, NEW JERSEY - JUNE 19: Estevão of SE Palmeiras controls the ball during the 2025 FIFA Club World Cup Group A match between SE Palmeiras and Al Ahly SC at MetLife Stadium on June 19, 2025 in East Rutherford, New Jersey. (Photo by Rodolfo Buhrer/Sports Press Photo/Getty Images)

Il destino è curioso. A volte decide di farti salutare il passato affrontando il futuro, magari in uno stadio americano da 70mila spettatori. È quello che succederà questa sera a Estevão Willian, 18 anni, soprannominato “Messinho”, per la classe che ricorda il fuoriclasse argentino, e pronto a chiudere il suo ciclo al Palmeiras sfidando… il Chelsea. Proprio la squadra con cui ha già firmato, e che lo aspetta a Londra dopo il Mondiale per Club.

Una sliding door travestita da quarto di finale. Se il Palmeiras dovesse eliminare i Blues, Estevão rinvierebbe il suo debutto inglese… infliggendo un dispiacere al suo prossimo club. Un corto circuito emotivo che agita le ore della vigilia.

Il Chelsea lo ha prenotato un anno fa con un investimento da 55 milioni di sterline tra parte fissa e bonus, battendo la concorrenza di Real Madrid e Barcellona. Ma ha accettato che rimanesse ancora un anno in Brasile, con la clausola – romantica e pericolosa – di lasciarlo giocare il Mondiale con il Palmeiras. E il destino ha deciso che proprio lì, nella notte americana del 4 luglio, Estevão e il Chelsea si incroceranno da avversari.

“”Il suo saluto ideale”

È la sua occasione per mostrare chi è – ha detto Abel Ferreira, allenatore del Palmeiras –. Lo abbiamo cresciuto come uomo prima ancora che come giocatore. Vogliamo che saluti la sua gente nel miglior modo possibile, con una grande partita”. E chissà che non diventi anche un biglietto da visita perfetto per Stamford Bridge.

Maresca, tecnico del Chelsea, ha scelto il basso profilo: “Lo conosciamo, ho incontrato la famiglia, ma parleremo del futuro solo a torneo finito. Adesso è un avversario, e vogliamo battere il Palmeiras, non Estevão”.

Il nuovo fenomeno

In Brasile, Estevão ha bruciato le tappe. Debutto a 16 anni e 8 mesi, già due volte MVP nel torneo mondiale, 11 gol e 5 assist in stagione. Tecnica, velocità, visione: qualità che in patria hanno acceso paragoni pesanti. Secondo molti osservatori locali, è più completo di Endrick, il talento finito al Real Madrid. Qualcuno lo reputa addirittura il miglior prospetto dai tempi di Neymar.

Intanto lui tace. Il Palmeiras lo protegge, lo tiene lontano dai microfoni. Parlano per lui i compagni. “Un ragazzo umile, vincente, decisivo. Ci ha aiutato a portare a casa tanti titoli”, dice l’attaccante Lopez. Mauricio, centrocampista, aggiunge: “Sempre sereno, sempre concentrato. È giovane, ma sembra già un veterano”.

Chelsea, attacco affollato

Il Chelsea lo aspetta a braccia aperte, anche se lo spogliatoio offensivo è già una giungla. Con l’arrivo di Joao Pedro dal Brighton (già in gruppo e pronto per la panchina), saranno 18 gli attaccanti tesserati sotto la nuova proprietà. In arrivo c’è anche Gittens dal Borussia Dortmund. Un esubero che impone scelte e strategie.

Estevão potrà giocare da ala destra o da trequartista, e metterà pressione a Noni Madueke. Ma nessuno – al momento – sarà ceduto per fargli spazio. Intanto Caicedo è squalificato, Lavia in dubbio, e l’obiettivo immediato si chiama semifinale.

Il paradosso è servito. Questa sera Estevão potrebbe spegnere i sogni del Chelsea prima ancora di indossare la maglia dei Blues. Sarebbe l’ultimo regalo al Palmeiras. E forse il primo messaggio a Londra: arrivo, ma non per fare la comparsa.