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Fabian Ruiz rinato al PSG: “Cambiamento radicale con Luis Enrique”

Lo spagnolo ex Napoli è uno dei pilastri del centrocampo della formazione francese, a un passo dal titolo in Ligue 1 e ai quarti di Champions League
Fabian Ruiz, PSG
Fabian Ruiz, PSG (Getty Images)

Arrivato dal Napoli nell’estate del 2022, dopo una prima fase di adattamento, nella quale è stato criticato per un rendimento non all’altezza della fama che si era costruito in Italia con gli azzurri, Fabian Ruiz e ora un pilastro del centrocampo del PSG. La formazione francese comanda la Ligue 1 con un ampio margine di vantaggio sul Marsiglia (+19 dopo 26 turni) e ha conquistato i quarti di finale di Champions League, dove affronterà l’Aston Villa, un’altra squadra inglese dopo il Liverpool, estromesso dalla competizione ai calci di rigore negli ottavi: “Il PSG è una delle migliori squadre d’Europa – commenta Fabian Ruiz nell’intervista rilasciata a Marca -. L’anno scorso abbiamo raggiunto le semifinali, ora siamo nei quarti. Non c’è bisogno di rilassarsi. Dobbiamo continuare su questa strada e dimostrare che siamo tra i migliori. Stiamo facendo ottime partite dall’anno scorso. Questa stagione ci siamo adattati completamente a ciò che voleva Luis Enrique. È vero che è stato un cambiamento radicale, ma siamo in buona forma, con una buona mentalità, vivi in tutte le competizioni, e il nostro obiettivo è continuare così per un anno di successi”.

Fabian Ruiz parla da leader

“In genere non penso molto al futuro – prosegue il centrocampista spagnolo –, preferisco concentrarmi sul presente e migliorarmi ogni giorno. So che posso sempre dare di più. Lavoro per questo in ogni partita, in ogni recupero, in palestra… Cerco sempre di portare qualcosa in più alla squadra e di migliorarmi passo dopo passo. Non mi pongo limiti, cerco solo di dare il meglio di me stesso in ogni partita. Siamo una squadra e tutti gli attaccanti ci danno molto, sia in fase offensiva che difensiva. È ciò che l’allenatore ci chiede: attaccare difendendo in blocco. Non farlo è impensabile, perché chi non lo fa non gioca. Abbiamo una rosa importante e quando qualcuno entra, la squadra non ne risente”.