Il PSG, l’attacco più vario d’Europa: 16 giocatori a segno
Il Paris Saint-Germain non è solo una squadra ricca di talento individuale, ma in questa stagione si sta affermando come la formazione con la minaccia offensiva più diversificata di tutta Europa. Con ben 16 giocatori diversi andati a segno in tutte le competizioni, il club parigino stabilisce un record significativo tra le grandi squadre del continente.
Questo dato statistico non è banale. Sebbene il PSG vanti ancora fenomeni come Mbappé in grado di dominare le classifiche cannonieri, il grande numero di marcatori sottolinea un cambiamento strutturale nell’approccio offensivo della squadra.
Il sistema di Luis Enrique premia la condivisione
La varietà in fase realizzativa è un chiaro segnale del successo del sistema di gioco implementato dall’allenatore Luis Enrique. La sua filosofia basata sul possesso palla e sulla fluidità tattica permette a un numero maggiore di centrocampisti, difensori (soprattutto i terzini) e seconde linee offensive di partecipare attivamente e con efficacia alla manovra conclusiva.
Questa capacità di distribuire la responsabilità del gol su diverse spalle rende il PSG una squadra molto meno prevedibile e, di conseguenza, più difficile da affrontare per gli avversari europei. Mentre altri colossi del continente – come Real Madrid, Manchester City o Bayern Monaco – tendono ad affidarsi in modo quasi esclusivo ai propri bomber principali, il PSG può contare su un arsenale a 360 gradi.
L’impatto in vista della Champions League
Questa diversificazione è un fattore cruciale, soprattutto in vista della fase a eliminazione diretta della Champions League. Avere più fonti di gol riduce la dipendenza da un singolo fuoriclasse e offre resilienza in caso di infortuni, squalifiche o giornate storte dei titolari designati.
Il Paris Saint-Germain, grazie a questa ampiezza di contributi in zona gol, si posiziona non solo come leader in Ligue 1, ma anche come una delle squadre europee meglio attrezzate per affrontare la primavera calcistica, dimostrando che il talento a Parigi non è solo concentrato, ma ampiamente condiviso.