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La marcia indietro del Bayern: Boateng rifiutato dopo le proteste dei tifosi

"Non voglio danneggiare il club": Boateng rinuncia al tirocinio al Bayern. Gli striscioni dei tifosi hanno convinto la dirigenza a stoppare il rientro dell'ex difensore condannato.
Jerome Boateng
Jerome Boateng

Il ritorno di Jérôme Boateng al Bayern Monaco, seppur per un semplice stage di osservazione in vista del diploma da allenatore, è stato bloccato da un’ondata di proteste interne e la ferma opposizione dei tifosi. L’ex difensore, ritiratosi da poco più di un mese, non gode più di una buona reputazione a causa della sua condanna per aggressione e percosse ai danni della sua ex compagna, che gli è costata una multa salatissima da 1,2 milioni di euro.

La miccia è stata innescata durante il Der Klassiker contro il Borussia Dortmund (vittoria del Bayern per 2-1), dove diversi striscioni esposti sugli spalti hanno chiaramente denunciato la potenziale presenza di Boateng. I fan hanno ritenuto che il suo rientro, anche solo per un breve periodo di tirocinio sotto l’ex compagno Vincent Kompany, fosse totalmente in contrasto con i valori etici del club.

La nota ufficiale: ritorno scongiurato

Sotto la pressione mediatica e popolare, il Bayern Monaco ha ufficializzato la marcia indietro con una dichiarazione rilasciata sabato sera, subito dopo un “colloquio costruttivo” con il giocatore stesso.

È stato deciso che Jérôme Boateng non svolgerà un tirocinio di osservazione all’interno del club,” ha annunciato il club bavarese. “Jérôme rimane molto legato all’FC Bayern e non vuole che il club subisca danni a causa delle attuali controverse discussioni che lo riguardano.”

La versione di Boateng: “Mi concentro sulla licenza”

Anche il diretto interessato ha pubblicato un messaggio sui suoi canali social, confermando l’annullamento dello stage con Kompany.

“Caro Bayern, caro Vincent, a seguito delle recenti discussioni su di me, ho deciso di concentrarmi sulla licenza [di allenatore] e su altre questioni che mi stanno a cuore,” ha spiegato Boateng. Un gesto che, pur non ammettendo colpe dirette, riconosce la necessità di allentare la pressione sul suo ex club.

L’ex difensore ha poi augurato al Bayern di “concentrarsi interamente sul campo e sull’obiettivo di continuare questa impressionante serie di 13 vittorie consecutive.”