Calcio Estero

Liverpool, Chiesa fuori dalla lista Uefa? La reazione sorprende Slot

Arne Slot, tecnico del Liverpool, è rimasto sorpreso dalla reazione di Federico Chiesa dopo la sua esclusione dalla lista Uefa
Federico Chiesa
Federico Chiesa (Photo by Chris Brunskill/Fantasista/Getty Images)

Federico Chiesa da eroe a escluso? Più o meno, forse considerarlo tale sarebbe scorretto nei confronti del Liverpool. Il fatto che nella passata stagione l’esterno italiano fosse ai margini dei progetti di Arne Slot non è un segreto. Appena 14 presenze, di cui solo 6 in Premier League – lo stretto necessario per fargli ottenere la medaglia di campione d’Inghilterra -, è la stima di quanto il tecnico olandese considerasse l’ex Juve, eppure quest’anno qualcosa potrebbe cambiare. Nonostante il folle mercato del Liverpool, infatti, nelle prime tre uscite stagionali Chiesa ha trovato più spazio, riuscendo anche a ritagliarsi un ruolo da protagonista nella vittoria all’ultimo secondo contro il Bournemouth alla prima giornata. E’ stato lui, infatti, che subentrato ha calciato un pallone al volo carambolato in area spedendolo alle spalle del portiere avversario. Ma è stato sempre lui a prender parte all’azione che contro il Newcastle ha consegnato al giovane Ngumoha il sogno di decidere una sfida in pieno recupero. Insomma, è aumentata la considerazione di Slot contro Chiesa, subentrato anche contro l’Arsenal, nonostante la decisione di escluderlo dalla lista per la Champions League.

Liverpool, Chiesa out dalla lista Champions: le scelte di Slot 

Slot è rimasto sorpreso da Chiesa

Il super mercato fatto in estate dal Liverpool per rinforzare la rosa ha costretto Arne Slot a tener fuori qualcuno nella lista per l’Europa. Una decisione difficile, ma che è ricaduta su Federico Chiesa: colpito alle spalle nel momento in cui stava cercando di ritagliarsi un ruolo da protagonista nei Reds. Una decisione che, però, il classe ’97 ha preso meglio di quanto ci si potesse aspettare, come svelato dallo stesso Slot che si è detto sorpreso dalla sua reazione: «Ovviamente è una delle cose più difficili da fare come manager. Già non è facile dire a un giocatore che non giocherà, lo è ancora di più dirgli che non è in lista. Gli ho spiegato le ragioni della scelta. Non era contento, ovviamente. Ma penso che abbia compreso le mie motivazioni, il che non significa che le abbia condivise. Comunque non mi ha detto che non le ha condivise. Ad ogni modo mi ha dato una risposta di quelle che vuoi sentire da un giocatore, ossia che è pronto a dare una mano alla squadra nelle coppe nazionali e in campionato. Questo è un aspetto da sottolineare, ma credo che lo abbia dimostrato con i fatti perché pur non essendo stato selezionato ha lavorato duramente in questi giorni per farsi trovare pronto per le prossime partite. E questo è più importante delle parole».