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Lo soprannominano “Jagger”, ma lui confessa: “Mai ascoltati gli Stones” – VIDEO

Facundo Herrera, eroe della Reserva del Boca Juniors, svela il retroscena del suo soprannome da rocker: non conosce Mick Jagger né la sua musica.
Tifosi Boca Juniors
Tifosi Boca Juniors (Getty Images)

Facundo “Jagger” Herrera, il difensore centrale diciannovenne del Boca Juniors, ha una storia che unisce il calcio e, solo di nome, la leggenda del rock. È stato lui a prendersi la responsabilità finale e a trasformare il rigore decisivo nella finale contro il Gimnasia La Plata, regalando alla squadra Xeneize il titolo del campionato di Reserva dopo un combattuto 2-2 ai supplementari.

Herrera, classe 2006, è considerato uno dei giovani più promettenti del club. Solido in difesa, si distingue per la presenza, la capacità di comando e la freddezza, qualità che ha dimostrato proprio nel momento cruciale del tiro dal dischetto.

Il soprannome imbarazzante

Tuttavia, il giovane Facundo è noto al pubblico soprattutto per il suo soprannome: “Jagger”. L’appellativo lo accompagna da tempo ed è dovuto alla sua sorprendente somiglianza fisica con Mick Jagger, lo storico frontman dei Rolling Stones, grazie in particolare alla folta chioma riccia e alla corporatura slanciata.

Proprio dopo aver festeggiato il titolo, Herrera ha voluto sfatare un divertente mito che circonda la sua identità calcistica, con una confessione che ha fatto sorridere i giornalisti:

La verità è che non ho mai ascoltato nemmeno un pezzo degli Stones. E, in più, il soprannome me lo diedero quattro anni fa e io non sapevo nemmeno chi fosse, quindi immaginatevi“, ha rivelato il difensore, ridendo.

Nonostante non conosca il repertorio della band britannica (un’enorme lacuna da colmare il prima possibile), l’etichetta di “Jagger” è ormai parte integrante della sua identità sportiva.

Al di là dell’aneddoto rock, Herrera sta costruendo una carriera seria: il club ha dimostrato grande fiducia in lui rinnovandogli il contratto fino a dicembre 2028. Il rigore decisivo ha semplicemente confermato la sua stoffa da centrale affidabile e con ampie prospettive di crescita. Il Boca ha trovato il suo epico finale di campionato, anche se l’eroe è un rocker che preferisce il silenzio della concentrazione al frastuono dei concerti.