Morata fa mea culpa: “Ho sbagliato a lasciare l’Atletico Madrid”

È un Alvaro Morata senza veli quello che dal ritiro della Spagna parla del recente passato. La crisi con Alice Campello, l’addio all’Atletico Madrid, il breve passaggio al Milan e l’approdo al Galatasaray: sono questi i temi affrontati nella lunga chiacchierata al programma El Larguero di Cadena Ser.
Morata e l’addio all’Atletico Madrid
A proposito di quanto avvenuto negli scorsi mesi l’attaccante spiega: “Avevo bisogno di sentirmi amato e valorizzato. È arrivata l’opportunità del Milan e Fonseca mi chiamava ogni giorno. Guardando indietro, però, non ho capito che anche il Cholo (Simeone ndr) mi apprezzava e mi voleva ancora all’Atletico. Quando attraversi momenti difficili non vedi le cose con chiarezza, non importa quante persone ti siano vicine che ti dicono che stai commettendo un errore, mio padre e il mio agente lo facevano. In estate avrei dovuto riflettere di più. Ora è inutile dirlo, ma avrei dovuto pensare meglio se lasciare l’Atletico o meno. Quando non stai bene a certi livelli della tua vita, prendi le decisioni sbagliate”.
Morata su Simeone e il passaggio al Milan
Morata, poi, spende parole al miele nei confronti di Diego Pablo Simeone: “Come persona sono rimasto molto sorpreso da come mi ha aiutato in una questione personale. Non parlo più di calcio, di tattica o se dovevo giocare di più o meno, ma sono rimasto molto sorpreso da lui come persona quando stavo male”. Dai Colchoneros al Milan in estate: “Eravamo partiti bene, la vittoria con l’Inter poi Real Madrid in Champions – ricorda Alvaro -. All’improvviso le cose hanno cominciato a complicarsi. Quando inizia a sembrare che tu sia un problema, preferisco andarmene”.
Morata, messaggio al Milan: “Mi piacerebbe restare al Galatasaray”
Dai rossoneri, dunque, il trasferimento a gennaio al Galatasaray, in Turchia: “Mi piacerebbe restare a lungo – ammette Morata –, ma devono anche volere che io rimanga. Qui sono molto felice, mi trattano molto bene e con affetto. Al momento ho un contratto fino al prossimo gennaio. Mi sono adattato bene, ma ho anche un contratto con il Milan”. L’idea, però, è quella di chiudere in Spagna: “Sì, al Getafe perché mi hanno aiutato molto quando ero bambino e mi divertito tanto. Ho tanto affetto verso il club”.
Morata sulla rivalità tra Galatasaray e Fenerbahe e su Mourinho
A proposito della rivalità tra Galatasaray e Fenerbahce spiega: “È molto più accesa e grande rispetto a quelle tra Real Madrid-Atletico Madrid e Real Madrid-Barcellona. Non ho mai visto nulla di simile. Per arbitrare il derby è arrivato un direttore di gara straniero, nello stadio c’erano più di 30.000 poliziotti. Era incredibile”. Chiosa finale su José Mourinho, attuale tecnico proprio del Fenerbahce: “Ho un grande rispetto e affetto per lo Special One perché è stato lui a darmi per la prima volta l’opportunità di giocare, ma forse dovremo aspettare di lasciare la Turchia per parlare. Al momento, abbiamo la possibilità di vincere il nostro 25° campionato con il Galatasaray, questo significa aggiungere una stella sulla maglia. E per loro questa è la cosa più importante”.