Mourinho, sette esoneri e buonuscite da record. E spunta la nuova squadra

Altro giro, nuovo esonero. Sembrano lontani i tempi migliori per Jose Mounrho, recentemente immortalato in una solitaria attesa all’aeroporto di Istanbul dopo essere stato sollevato dall’incarico di allenatore del Fenerbahce. Un addio che ricalca in pieno quelli recenti: arrivo con grandi ambizioni, vesti da profeta, qualche piccolo traguardo e poi la disfatta. Che nello specifico è coincisa con l’eliminazione dalla Champions League a opera del Benfica, un’onta troppo grande da zollare per Ali Koc, presidente del Fenerbahce, di fronte al cammino del Galatasaray. Il risultato è il più semplice da immaginare: esonero beffa (con l’acquisto del pupillo Akturkoglu subito dopo l’esonero) ma ennesima buonuscita incassata.
Pioggia di milioni
Mentre ci si interroga sul futuro della panchina del Fenerbahce e anche su quello dello stesso allenatore portoghese, Mourinho potrà certo consolarsi con un’altra buonuscita multimilionaria incassata dopo l’esonero. Al netto di quello che è infatti il patrimonio guadagnato con il lavoro svolto in panchina, infatti, solo dai sette esoneri ricevuti esoneri Mou ha incassato ben 110 milioni di euro. Sono per esempio 16 quelli ricevuti dal Fenerbahce, 21 quelli che pagò Abramovich nel 2007 e 20 quelli sborsati dal Real Madrid. Il bis al Chelsea valse altri 10 milioni, 17 l’addio al Tottenham. Entrambe da record le separazioni con Manchester United e Roma: in positivo (23 milioni) quella con i Red Devils, in negativo (3 milioni) quella con i giallorossi.
Il futuro
Ma cosa farà ora Mourinho? Cercherà relax, ma presto il suo nome tornerà a essere accostato a un club o a una nazionale. Le piazze più importanti d’Europa sono già state territorio di conquista per Mou che non sembra essere attratto nemmeno dal calcio arabo. E allora attenzione alla possibilità di un suo approdo sulla panchina del Portogallo, spesso rimandato dallo steso Mourinho. La data è segnata sul calendario: dopo il Mondiale 2026, ma molto dipenderà dalle sirene dei vari club e dal cammino della squadra di Martinez.