Atalanta, chi per il dopo Retegui? Da Beto a Raspadori, la società studia le alternative

Dopo il successo nell’amichevole in famiglia contro l’Under 23, deciso da un gol di Charles De Ketelaere, in casa Atalanta è tempo di riflessioni sul mercato. Al centro dell’attenzione c’è il reparto offensivo, orfano di Mateo Retegui, capocannoniere dell’ultima Serie A e appena trasferitosi in Arabia Saudita. La sua partenza ha lasciato un vuoto importante che nemmeno il rientrante Gianluca Scamacca, reduce da un lungo stop per la rottura del crociato, può colmare da solo. Ecco perché la dirigenza nerazzurra è al lavoro per rinforzare il fronte offensivo con un nuovo innesto di spessore.
Raspadori e Beto per affiancare Scamacca?
Ivan Juric ha rassicurato sulle condizioni di Scamacca, pronto a tornare in campo: “Ha fatto una settimana piena con noi, dalla prossima gara sarà dentro. Non volevamo rischiarlo”. Tuttavia, la Dea non può affidarsi unicamente al centravanti romano. Tra i nomi sondati, spicca quello di Beto, che potrebbe fare ritorno in Serie A dopo una stagione opaca all’Everton. Un’altra opzione suggestiva è Giacomo Raspadori: non ha le stesse caratteristiche di Retegui, ma potrebbe integrarsi perfettamente nello stile di gioco di Gasperini. Al Napoli rischia di trovare poco spazio con Conte e, anche in ottica Mondiali, il classe 2000 cerca minuti e centralità.
Le alternative
Un altro profilo che intriga è quello di Tolu Arokodare, attaccante nigeriano del Genk. Fisicamente imponente e con grande fiuto del gol, Arokodare ha chiuso l’ultima stagione con 23 reti in 45 presenze. Un nome che stuzzica l’area scouting dell’Atalanta, sempre attenta a talenti internazionali da valorizzare. Mai tramontata, inoltre, la pista che porta ad Adam Daghim: il classe 2005 del Salisburgo era già stato accostato alla Dea in passato e ora potrebbe tornare in auge come investimento futuribile. Il mercato è aperto e l’Atalanta si muove con decisione, consapevole che il nuovo attaccante sarà una pedina chiave per la stagione che verrà.