Da Vlahovic e Gonzalez a Douglas e Arthur: perché la Juve ha portato gli esuberi in ritiro

Dusan Vlahovic, tra l’altro in gol nella sgambata di ieri della Juve contro la Reggiana, disputata poco prima di partire alla volta della Germania, e ancora Nico Gonzalez e Douglas Luiz, per completare il pacchetto dei casi più spinosi, senza dimenticare Arthur, Tiago Djalò, e l’altro Gonzalez, il difensore uruguayano Facundo: sono alcuni dei calciatori che, nonostante siano considerati fuori dal progetto tecnico di Igor Tudor, sono stati regolarmente convocati dall’allenatore croato per il ritiro estivo nell’avanguardistico centro sportivo Adidas HQ di Herzogenaurach.
Juve, la decisione di Comolli sugli esuberi
Stilata ovviamente di concerto con la società, in particolare con il direttore generale Damien Comolli, oltre che con quello tecnico François Modesto, la lista dei convocati di Igor Tudor per il ritiro estivo in Germania ha, in ogni caso, sorpreso, se non fosse per la discontinuità con il passato: basti pensare ai casi Chiesa, Szczesny, Kean e McKennie (quest’ultimo poi rientrato) dello scorso anno. L’intenzione di fondo dei dirigenti della Juve potrebbe essere quella di far vedere ai potenziali acquirenti a caccia di affari low cost che, a condizioni non soddisfatte, i calciatori potrebbero anche essere reintegrati. Al tempo stesso, permetter loro di allenarsi con il resto del gruppo li rende inevitabilmente più appetibili sul mercato rispetto ai ‘classici esuberi’, abitualmente costretti a lavorare da soli – o con un’esigua cerchia di colleghi, spesso giovanissimi, nella medesima condizione contrattuale – e in orari diversi da quelli del resto della rosa.