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Il ds del Flamengo avvisa Juve e Roma: “Per Wesley servono 30 milioni”

Il dirigente del club brasiliano: “Per vincere prenderei Conte, ma De Zerbi sarebbe l’ideale. Vorrei Vlahovic e mi piacerebbe lavorare per il Milan"
Esultanza Flamengo
Esultanza Flamengo (Getty Images)

Ex direttore sportivo di Benfica, Shakhtar Donetsk e PAOK Salonicco, José Boto è uno degli artefici del “miracolo” Flamengo, già qualificato agli ottavi di finale del Mondiale per Club: “In Brasile il Mondiale per Club – racconta in un’intervista alla Gazzetta dello Sport il dirigente dal ritiro americano dei rossoneri di Rio de Janeiro- è molto importante, più che in Europa. Noi sudamericane abbiamo un piccolo vantaggio perché siamo in mezzo alla stagione e non alla fine. Siamo ambiziosi, abbiamo cinque giocatori nella nazionale di Ancelotti. E un fatturato di 280 milioni: fuori dall’Europa, c’è l’Al Hilal di Simone Inzaghi e poi ci siamo noi. E a seguire River Plate e Palmeiras”. Sull’impatto di Jorginho spiega: “Abbiamo provato a prenderlo già a gennaio, toccando le sue emozioni: è nato in Brasile, ma di fatto non ci aveva mai giocato. Per noi è importante come mentalità e modo di lavorare: lui, Danilo e Alex Sandro influenzano positivamente anche il resto della squadra”.

Boto su Wesley

José Boto ha parlato anche dell’interessamento di Juventus e Roma per Wesley: “Ufficialmente non c’è nulla, mentre ufficiosamente… Però non bastano 20 milioni come sento dire, almeno una trentina. Wesley è pronto per l’Europa. Vedremo dopo il Mondiale, ma non siamo obbligati a cederlo. È molto veloce, anche più di Dodo della Fiorentina. È più bravo ad attaccare che a difendere, ma poi va talmente forte che recupera sempre. Come tutti i terzini brasiliani è offensivo. Se il mio allenatore andasse in Europa chi prenderei? Per vincere prenderei Conte. Ma per lo stile del Flamengo l’ideale sarebbe De Zerbi, che ho conosciuto allo Shakhtar: è un genio. Ma spero resti Filipe Luis: dorme poco e lavora tanto come De Zerbi però è più calmo”.

Boto e il mercato Juve

Sul cambio di rendimento di Douglas Luiz dall’Aston Villa alla Juve commenta: “Sinceramente ero più stupito che la scorsa estate la Juventus lo avesse acquistato. C’è il mercato delle trattative e quello del campo: Douglas Luiz non mi sembrava ideale per il gioco di Thiago Motta”. Restando in ambito bianconero parla anche di Conceiçao che la Signora può riscattare dal Porto per 30 milioni di euro: “Dipende dalle idee di Tudor e da come intende giocare. Per me è un’ala, non un trequartista”. Dopo Danilo e Alex Sandro, il direttore sportivo del Flamengo prenderebbe un altro calciatore dalla Juve: “Per quello che ci serve adesso, penserei a Vlahovic. Il nostro problema non sarebbero i soldi, ma convincere questi big a venire in Brasile. Nel calcio mai dire mai…”. Boto, poi, ammette: “In futuro mi piacerebbe lavorare per il Milan, ma ha appena ingaggiato Tare. Quello italiano resta il campionato più difficile a livello tattico. Gli allenatori italiani sono molto forti”. Chiosa finale sui colpi ai quali è più legato: “Witsel e Markovic ai tempi del Benfica, ma anche Di Maria e David Luiz”.