Milan, Walker va al Burnley: ma nel contratto c’è una clausola particolare…

Poteva essere il grande colpo del mercato di gennaio, in realtà non lo è stato. Kyle Walker ha faticato tantissimo al Milan e il suo rendimento ha spinto la società rossonera, al centro di una rivoluzione tecnica e dirigenziale, a non riscattarlo al termine della stagione. Tornato sul mercato dei parametri zero il terzino inglese, ex Tottenham e Manchester City, non ha trovato i pretendenti che si aspettava alla porta. Tutt’altro.
La clausola nel contratto Walker
Solo negli ultimi giorni ad aver palesato un interesse concreto è stato il Burnley, società che si è già mossa in Serie A acquistando Tchaouna dalla Lazio, che ha deciso di assicurarsi anche le prestazioni di Walker. A sorprendere, però, sono le clausole presenti nel contratto accettato dall’ex Milan che diventerà a tutti gli effetti un giocatore del club inglese solo se dovesse giocare il 70% delle partite e se la squadra non dovesse lottare per la retrocessione.
Il comunicato del Burnley su Walker
«Il Burnley Football Club è lieto di annunciare la firma del nazionale inglese Kyle Walker. Walker, 35 anni, ha messo su carta un contratto biennale a Turf Moor e si unisce al suo ex compagno di squadra degli Spurs e dell’Inghilterra, il mister Scott Parker, in vista della stagione 2025/26 della Premier League. Con 410 presenze nella massima serie inglese, Walker – ampiamente considerato come uno dei migliori difensori nella storia della Premier League – ha goduto di una carriera ricca di trofei durante il suo periodo come giocatore del Manchester City, vincendo sei titoli di Premier League, due FA Cup e una Champions League, oltre ad essere nominato nella squadra dell’anno della Premier League in non meno di quattro occasioni. Ha 96 presenze in Nazionale a suo nome ed è stato nominato nella squadra del torneo dei Campionati europei UEFA del 2024. Ora, con una Coppa del Mondo all’orizzonte la prossima estate, Walker è determinato a dare il massimo con la maglia dei Clarets, sotto la guida di un manager che – ammette – ha svolto un ruolo fondamentale nel suo trasferimento a Turf Moor».