Pogba riparte dal Monaco: dopo la squalifica, un nuovo inizio in patria

Paul Pogba riparte da Monaco. È pronto a rimettersi in gioco in patria, con l’obiettivo di lasciarsi alle spalle l’incubo della squalifica per doping e ritrovare il campo, quello vero, quello che gli manca da troppo tempo. Il centrocampista campione del mondo è atteso nei prossimi giorni nel Principato per le visite mediche e la firma sul nuovo contratto: biennale, come anticipato dalla BBC, con la voglia di rimettere in moto una carriera che sembrava smarrita.
Il ritorno in Francia coincide con la fine ufficiale della sospensione: Pogba, dopo un controllo antidoping casuale post Udinese-Juve della scorsa stagione, era stato fermato in via precauzionale. Poi la doccia gelata: quattro anni di stop per l’assunzione di DHEA, sostanza vietata dalla WADA perché in grado di stimolare la produzione di testosterone. Ma la storia non si è chiusa lì. Il centrocampista ha fatto ricorso, si è difeso, ha spiegato che si trattava di un’assunzione involontaria. E il TAS ha accolto: la pena è stata ridotta a 18 mesi.
Dal primo marzo Pogba è libero. Libero di cercare un nuovo inizio. La Juventus, nel frattempo, ha risolto il contratto. Nessun rancore, solo l’amarezza per un’esperienza che non è mai decollata. Ora Monaco. Un ritorno alle origini, ma anche una scelta tecnica. Perché nel Principato c’è spazio, c’è fiducia, c’è un progetto in cui può ancora incidere.
E mentre i riflettori tornano ad accendersi su di lui, resta un dettaglio importante emerso nella sentenza del TAS: la DHEA, la sostanza finita sotto accusa, avrebbe effetto solo sugli atleti di sesso femminile. Una puntualizzazione che non cambia il verdetto, ma che offre una chiave di lettura diversa sull’intera vicenda.
Paul vuole chiudere quel capitolo. Tornare in campo, sorridere, divertirsi. E, magari, dimostrare che la sua storia non è ancora finita.