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Ronaldo sul futuro: “Al Nassr? Potrei anche restare…”

Cristiano Ronaldo ha parlato della vittoria con il Portogallo in Nations League e fatto un passo indietro sul futuro
Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo

Le lacrime viste a Monaco sono la rappresentazione di un vero campione. Un giocatore come Cristiano Ronaldo, che a 40 anni ha vinto tutto e segnato più di chiunque altro, è in lacrime a bordo campo mentre i suoi compagni tirano i calci di rigore di una finale come quella di Nations League, importante di certo, ma imparagonabile per blasone ai tornei principali per le squadra Nazionale: Mondiale ed Europeo, quest’ultimo vinto in Francia nel 2016. Per CR7 è il terzo trofeo con il Portogallo, l’ennesimo di una carriera straordinaria che non ha alcuna intenzione di interrompere.

Il futuro di Ronaldo

Dopo aver inizialmente salutato l’Al Nassr, pronto a intraprendere una avventura, e aver respinto le offerte di River Plate e Boca Juniors, ora il fenomeno portoghese è in attesa di una nuova opportunità in qualunque parte del mondo, pronto ad arricchire ancor di più la propria bacheca e a raggiungere l’obiettivo di quota 1.000 gol in carriera. Un traguardo ambizioso che Ronaldo vuole raggiungere, a costo anche di fare un passo indietro e di riabbracciare il progetto del club di Riad, come ammesso al termine della finale di Nations League contro la Spagna.

Ronaldo tra la vittoria della Nations League e il futuro

«Sono molto felice. Innanzitutto questa generazione si è meritata un titolo. Vincere per il Portogallo è davvero speciale. Ho vinto tanti titoli, ma niente è più bello che vincere per il Portogallo. Le lacrime e il senso del dovere compiuto… È bellissimo. È la nostra nazione, siamo un popolo piccolo, ma con grandi ambizioni. Ho vissuto in molti Paesi, ho giocato per molti club, ma quando si parla del Portogallo è una sensazione speciale. Essere il capitano di questa generazione è motivo di orgoglio. Vincere un titolo è sempre il momento clou di una nazionale. Ci ho messo tutto, perché in nazionale bisogna impegnarsi al massimo. L’infortunio? L’avevo già sentito durante il riscaldamento; lo sentivo già da un po’. Ma per la nazionale, se dovessi rompermi una gamba, lo farei. È un titolo, dovevo giocare e ho dato tutto. Ho fatto il possibile e ho contribuito con un gol». E poi sul futuro, Ronaldo ha aggiunto: «Se non cambierà nulla, probabilmente resterò all’Al Nassr».