Caldara e la Juventus: “È il più grande rimpianto della mia carriera”
A 31 anni Caldara ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo. Una carriera fatta di gioie e dolori, complici gli infortuni soprattutto dopo il trasferimento al Milan. L’annuncio è arrivato con una lettera affidata al sito di Gianluca Di Marzio, nella stessa il bergamasco ha ammesso quello che è stato il suo più grande rimpianto della carriera.
Caldara e la Juventus: “Sarebbe stato meglio rimanere lì”
L’ex Juventus venne acquistato nel 2017 dal club piemontese, ma lasciato in prestito all’Atalanta fino al termine della stagione. Poi, si è aggregato alla Vecchia Signora nel ritiro estivo, ma rimane solo per poche settimane perché poi viene mandato al Milan, coinvolto nella trattativa per riportare Bonucci a Torino. Parlando di questo ha detto: “A Torino poi ci sono arrivato nel 2018, senza però fermarmi. Venivo da stagioni in cui ero abituato a giocare e lì avevo davanti Chiellini, Bonucci, Barzagli. ‘Abbi pazienza Mattia. Resta qui’, mi ripeteva Giorgio. Ma io sapevo che non avrei trovato spazio. Sono rimasto poche settimane, solo per il ritiro estivo. Quando ho saputo dell’interesse del Milan ho accettato”.
E poi ancora: “Guardando indietro sarebbe stato meglio rimanere lì. Sono stato debole di testa.Mi avrebbe fatto bene rimanere in un mondo come quello della Juve, imparare da quei campioni, crescere stando con loro anche senza giocare tanto. Mi sono mancate un po’ di forza mentale e di maturità. Magari la mia carriera sarebbe stata diversa, chissà. È il più grande rimpianto che ho, l’unica cosa che tornando indietro cambierei. Vedete, gli infortuni e tutto ciò che ne è conseguito non è dipeso da me. Il non essere rimasto a Torino sì”.