Carlo Ancelotti lascia il Real Madrid: sarà il nuovo ct del Brasile
Carlo Ancelotti è il nuovo commissario tecnico del Brasile. Con una nota apparsa sul sito della federzione verdeoro, l’annuncio dell’accordo completo raggiunto tra le parti, con la firma dei contratti e la definizione del suo staff.
“La squadra più forte della storia del calcio sarà ora guidata dall’allenatore più vincente del mondo. Carlo Ancelotti, sinonimo di imprese storiche, è stato annunciato questo lunedì (12) dal presidente della CBF, Ednaldo Rodrigues, come nuovo allenatore della Nazionale brasiliana. Guiderà il Brasile fino al Mondiale del 2026 e allenerà la squadra nelle prossime due partite di qualificazione contro Ecuador e Paraguay, il mese prossimo”.
Adios, Real
Così, dopo anni di successi, Ancelotti a fine stagione saluterà il Real Madrid, che chiuderà l’annata (salvo clamorosi ribaltoni) con zero titoli. Niente dolce epilogo dunque in Blancos per ‘Carletto’, che resterà però il tecnico tra i più vicenti ed apprezzati nella storia del club, con 3 Champions League vinte, due Liga e tanti, tantissimi altri trofei.
“Portare Carlo Ancelotti alla guida del Brasile è più di una mossa strategica. È una dichiarazione al mondo che siamo determinati a riprendere il posto più alto del podio. È il più grande tecnico della storia e ora è in testa alla più grande nazionale del pianeta. Insieme scriveremo nuovi gloriosi capitoli del calcio brasiliano,” ha affermato Ednaldo Rodrigues, presidente della CBF, che lo ha inseguito a lungo e ora è finalmente riuscito a metterlo sotto contratto.
Il suo incarico in verdeoro inizierà ufficialmente a partire dalla fine di maggio, con le gare che vedranno il Brasile affrontare Ecuador e Paraguay, il 6 e l’11 giugno, e con le quali il tecnico originario di Reggiolo aprirà un nuovo capitolo della sua lunga, prestigiosa e vincente carriera.
Per Ancelotti si tratterà della prima esperienza da ct sulla panchina di una Nazionale, anche se a metà anni ’90, Ancelotti, aveva ricoperto il ruolo di vice allenatore dell’Italia affiancando per tre anni Arrigo Sacchi, in quella che fu la sua prima esperienza da allenatore dopo aver lasciato il calcio giocato.
