Calcio

Caso Conte-De Bruyne, parla l’ex: “Antonio gli chiederà conto”

Dopo la sostituzione a San Siro il clima resta teso: Conte risponde in conferenza, un suo ex giocatore racconta i suoi metodi
Antonio Conte, allenatore Napoli
Antonio Conte, allenatore Napoli (Getty Images)

La sostituzione di Kevin De Bruyne a San Siro nella gara persa dal Napoli contro il Milan ha acceso un piccolo caso che va oltre il gesto in sé e mette in luce la cifra del rapporto tra tecnico e giocatore: Conte non ammette ambiguità né gesti plateali, come ha fatto intendere in conferenza stampa. Il belga aveva infatti trasformato il rigore del 2-1, pur non disputando una partita entusiasmante; l’ex City sentiva evidentemente di avere ancora qualcosa da dare alla causa e questo ha generato un gesto di stizza, che a nessuno è passato inosservato. Al centro c’è sempre infatti la questione del rispetto delle gerarchie e della gestione interna, temi sui quali Conte è storicamente inflessibile.

Metodi chiari

A chiarire come possa essere affrontata una vicenda del genere è Fabio Quagliarella, tramite un ricordo personale capace di spiegare meglio il carattere del tecnico e le possibili conseguenze di una reazione fuori misura. “Conoscendo Antonio Conte, di sicuro manderà comunicazione scritta e chiederà a De Bruyne in settimana conto della reazione dopo la sostituzione. Sicuro! Lo dico perché è successo a me quando mi allenava. Io una volta feci una battuta uscendo dal campo dopo la sostituzione che mi aveva fatto, c’era il suo vice Angelo Alessio e io dissi: ‘Mischia un po’ ‘sti numeri eh, perché esce sempre il 27 ed esco sempre io?’ Allora lui mi disse: ‘Cosa hai detto?’ E io dissi che l’avevo mandato a quel paese, mica potevo dirgli che avevo fatto una battuta, visto che avevamo perso… Lui poi dopo mi ha insultato davanti a tutta la squadra e io ho chiesto scusa”. Dalla Juve in avanti, il modus operandi di Conte è chiaro: nessuno è esente da responsabilità comportamentali chiare nei confronti suoi e del gruppo.