Chelsea, tra cessioni milionarie e fiducia nei giovani

Il Chelsea continua a muoversi a colpi di milioni, ma inizia a trovare un equilibrio tra investimenti e cessioni. Dopo aver incassato oltre 180 milioni da operazioni in uscita, ultima quella di Dewsbury-Hall trasferitosi all’Everton, a Stamford Bridge è chiaro come si stia cercando di pianificare la propria peculiare strategia di mercato con maggiore lucidità. Tra le mosse più recenti, c’è il prestito di Marc Guiu al neopromosso Sunderland: l’attaccante spagnolo classe 2006, arrivato dal Barcellona un anno fa per 6 milioni, non ha ancora convinto del tutto in Premier League. Con 6 reti in 16 presenze e un infortunio che ne ha frenato l’ascesa, i Blues hanno scelto di mandarlo a fare esperienza, ma senza perdere il controllo sul suo futuro. Non con tutti i giocatori, tuttavia, è stato portato avanti lo stesso ragionamento.
Strade costruite ad hoc
La gestione del caso Guiu è esplicativa e molto particolare: il prestito al Sunderland non prevede diritto di riscatto, segnale chiaro della fiducia che il Chelsea ripone ancora nel giovane attaccante. A garanzia del suo sviluppo inoltre è stata inserita anche una clausola che penalizzerà i Black Cats qualora lo spagnolo non raggiunga un minutaggio minimo. A Stamford Bridge è dunque chiaro come si continua così a puntare forte sul potenziale dei giovani, cercando invece nel frattempo di liberarsi di ingaggi pesanti e nomi fuori dal progetto come Sterling, Chilwell o Broja. La rivoluzione dei Blues è avviata, ma il percorso verso una rosa sostenibile e competitiva è solo all’inizio, per quanto ora ben intavolato.