Chiellini, la rivelazione: “Ecco chi è l’attaccante più forte che ho affrontato”

“Sono un ragazzo fortunato come cantava Jovanotti in una delle mie canzoni preferite. La passione per il calcio è sbocciata fin da bambino. Allo stesso tempo, assecondando i valori che mi hanno trasmesso i miei genitori, l’altra priorità è stata lo studio, che non ho mai trascurato. E devo dire che, quando mi sono laureato in Economia e Commercio, la gioia vissuta in famiglia è stata più o meno pari a quella provata in occasione di qualche grande successo sportivo”. Lo ha detto Giorgio Chiellini, director of Football Strategy della Juventus, in un’intervista a Vivo Azzurro tv.
Le parole di Chiellini
“Ho giocato praticamente in tutte le Nazionali giovanili seguendo un percorso formativo fondamentale. Da ragazzo già mi sembrava un sogno vestire le maglie dell’Under 15 o dell’Under 16. La Juve la considero una sorta di seconda famiglia, Torino è diventata la mia città. A questo club ho dato tanto: ho sacrificato in parte la mia vita privata, ma sono stato ripagato da successi sportivi straordinari e dall’affetto di milioni di tifosi” ha aggiunto Chiellini.
Ibra e Ronaldo
“L’attaccante più forte che mi sono trovato di fronte? Zlatan Ibrahimovic, con cui ho anche giocato insieme quando è arrivato in Italia: una personalità importante. Il compagno che mi ha insegnato di più è stato Cristiano Ronaldo. Se mi guardo indietro ripenso a qualche errore di gioventù, ad alcune intemperanze di inizio carriera. L’icona del ‘guerriero’ fa un po’ parte di me, ma in quegli anni era come se avessi bisogno di un nemico. Ho lavorato su questo aspetto: erano solo energie sprecate. Aggiungo che la nascita della mia prima figlia ha contribuito a compiere questo processo di maturazione” ha spiegato l’ex difensore della Juve.
Sulla Nazionale
Infine, sulla Nazionale: ”I Mondiali mi sono andati tutti male: nei due a cui ho partecipato, nel 2010 e nel 2014, non abbiamo superato il primo turno. Alle due edizioni successive non ci siamo nemmeno qualificati. Quando nel 2017 perdemmo il playoff con la Svezia non ho dormito per più notti. Poi il trionfo all’Europeo, di quell’esperienza conservo ricordi incancellabili. Una soddisfazione pazzesca, condivisa con tutti i miei compagni“.