Coppe Europee

Ajax-Lazio, tifosi biancocelesti “non benvenuti” in Olanda: cosa sta succedendo

A due settimane dal match, con quasi 3000 biglietti venduti, arriva l'avviso dal sindaco di Amsterdam: "I laziali non sono i benvenuti"
Claudio Lotito, Lazio
Claudio Lotito, Lazio

A due settimane dal match, con quasi 3000 biglietti venduti, arriva l’avviso dal sindaco di Amsterdam: “I laziali non sono i benvenuti”

Alla vigilia di Lazio-Ludogorets, la società e i tifosi biancocelesti si ritrovano a fronteggiare una situazione insolita e ingiusta. Fra due settimane, il 12 dicembre, si giocherà la sfida di Europa League ad Amsterdam contro l’Ajax, con i biglietti che sono stati polverizzati in pochi minuti il 14 novembre. A diversi giorni dalla messa in vendita dei tagliandi, però, il sindaco della capitale olandese ha annunciato che “i laziali non sono i benvenuti”, vietando di fatto ai tifosi ospiti di presenziare all’incontro. Ma andiamo per ordine.

Vietato l’ingresso ai laziali: perché?

La motivazione di tale scelta è da ritrovarsi nella cattiva fama di cui gode parte della tifoseria biancoceleste, considerata dai più razzista e fascista, e ciò porterebbe la gara ad essere “ad alto rischio”, tenendo anche conto dei recenti scontri tra tifosi olandesi e israeliani in occasione del match tra Ajax e Maccabi. La società capitolina si è mossa subito mettendosi in contatto con le istituzioni, ma purtroppo la scelta appare ormai irrevocabile.

Le parole di Fabiani

Nella giornata di oggi, prima della conferenza di Baroni per la gara contro il Ludogorets, è intervenuto il ds biancoceleste Fabiani esponendo quello che è il suo pensiero sulla vicenda: “Nell’ultima trasferta a Enschede si sono verificati degli episodi da terzo mondo. Prendere i tifosi della Lazio, rinchiuderli negli alberghi vietandogli anche di uscire per la cena, l’ho considerato un arresto ai domiciliari. Per la trasferta di Amsterdam, che io considero città aperta, mi voglio rivolgere alle autorità calcistiche, nello specifico all’UEFA, che è bene anche da subito, non solo dal prossimo anno, che nello stilare i calendari chiamino i sindaci per capire le criticità che possono ostacolare e privare le società dei propri tifosi“.

Allora dico, se il sindaco di Amsterdam fa un’ordinanza, non ci poteva pensare prima? Stava su Marte? A pensar male si sbaglia, ma spesso e volentieri ci si indovina. L’UEFA deve intervenire. Noi, con il presidente Lotito, abbiamo interpellato tutte le autorità e l’ambasciata. In quelle zone, però, pare che il sindaco faccia la differenza. Il sindaco decide e quello si fa. 

Credo che sui tifosi della Lazio si parta un po’ prevenuti. La situazione è molto critica. Noi facciamo quattro passi in avanti, non uno indietro. Spiegare questa cosa è allucinante. La UEFA a oggi non ci ha dato nessuna risposta ufficiale, non possiamo dire cose di cui ancora non abbiamo contezza. Non va bene che veniamo sempre presi di mira, è intollerabile. Potevano pensarci prima e non mettere proprio in vendita i biglietti. È una cosa nemmeno da terzo mondo. Accuse di antisemitismo e razzismo? Non c’è bisogno nemmeno di rispondere, sono frasi ignobili dette da persone ignobili. Roma è una città aperta, accoglie tutti. Qualche tempo fa proprio da quelle parti quando sono venuti qui nella Capitale hanno fatto qualcosa di increscioso. Mi sorprende che proprio in Olanda ci siano stati dei cori razzisti contro Tchaouna“.

Gli interventi del sindaco Gualtieri e del ministro Abodi

La situazione riguarda i tifosi della Lazio, ma prima di tutto persone italiane. Per questo motivo sono intervenuti sulla vicenda anche il sindaco di Roma Gualtieri e il ministro Abodi. Queste la nota ufficiale del Campidoglio:Il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha chiamato questo pomeriggio al telefono la sua omologa di Amsterdam, Femke Halsema, a seguito del divieto annunciato dalla Sindaca di vietare la trasferta ai tifosi della Lazio, in occasione della partita contro l’Ajax il prossimo 12 dicembre. Pur comprendendo i timori seguiti alle recenti violenze e al clima creatosi ad Amsterdam, dopo la partita dello scorso 7 novembre, il Sindaco ha voluto rassicurare Halsema che la stragrande maggioranza dei tifosi laziali non ha alcun legame con posizioni antisemite, razziste e violente e che le azioni di una piccola minoranza di tifosi non può consentire alcuna generalizzazione.

Gualtieri ha anche specificato alla Sindaca che la società guidata dal presidente Lotito è una società sana ed è da sempre fortemente impegnata ad emarginare queste frange estremiste che danneggiano l’immagine della squadra e della città, un fenomeno purtroppo presente in tante tifoserie calcistiche. Il Sindaco, pur rispettando la decisione di Halsema, si è anche detto disponibile a qualunque forma di collaborazione, qualora potessero emergere disponibilità a rivedere la decisione presa anche per tutelare le migliaia di tifosi della Lazio che hanno già speso soldi per organizzare la trasferta. Il colloquio tra i due sindaci si è svolto con toni cordiali ed amichevoli

Infine, questa la presa di posizione del ministro: “È veramente molto sconveniente, ritengo che sia stata una mancanza molto grave. Non mi piace generalizzare, mi sembra che il sindaco di Amsterdam non sia testimone disinteressato di ciò che è successo pochi giorni fa. Esprimersi in quella maniera nei confronti dei cittadini italiani, e farlo preventivamente generalizzando, non è nelle regole dei buoni rapporti. Non faremo passare la cosa come fatto di cronaca. Siamo in contatto con il nostro ambasciatore ad Amsterdam, penso che farò anch’io una telefonata al collega olandese che è stato molto garbato nei confronti degli italiani”.