Al-Khelaifi, altra mazzata alla Superlega: “Era già morta…”

Nasser Al-Khelaifi, presidente dell’ex ECA, appena rinominata EFC, oltre che del Paris Saint-Germain, ha affrontato diversi temi durante l’assemblea generale tenutasi a Roma. Il dirigente ha spiegato che il cambio di nome e brand dell’associazione va oltre la semplice immagine: “Riguarda il calcio e l’idea del calcio che vogliamo proporre e ciò che facciamo ogni giorno. Dobbiamo concentrarci sul calcio, questo è uno dei motivi principali per cui abbiamo deciso di cambiare”.
Al-Khelaifi e il riavvicinamento di Laporta e Barcellona
Il tema principale affrontato è stato il riavvicinamento tra l’organismo europeo e i club che avevano aderito alla Superlega. La presenza a Roma di Joan Laporta, presidente del Barcellona, è stata vista come un segnale decisivo. Al-Khelaifi ha definito Laporta “un amico”, sottolineando che, sebbene tra amici si possa discutere, il presidente del Barça “era felice di essere presente”. Il dirigente qatariota ha ribadito che, con il ritorno del Barcellona, l’argomento Superlega è definitivamente chiuso: “La Superlega era già morta prima di oggi. Tutti i club, non solo il board, sono molto felici di avere nuovamente il Barcellona tra di noi”. Il dialogo con Laporta è stato “molto piacevole”, e Al Khelaifi ha scherzato su una “passeggiata molto romantica” a Roma, esprimendo la volontà di riaccogliere anche il Real Madrid.
Al-Khelaifi e l’impatto del Mondiale per Club
Riguardo al nuovo Mondiale per Club, Al-Khelaifi ha espresso grande soddisfazione per il successo e l’esposizione ottenuta negli Stati Uniti. Ha definito la competizione “un’opportunità per far crescere il brand calcistico”, sottolineando “l’importanza di competere al massimo livello, pur limitando l’accesso a sole 12 squadre europee”. Per quanto concerne il formato, ha escluso che ci saranno cambiamenti in vista dell’edizione del 2029. Infine, ha lodato “il lavoro svolto da DAZN nella gestione dei diritti televisivi”, evidenziando come “la divisione ottimale di tali diritti abbia giovato a tutti i club”.
Al-Khelaifi e il rapporto con Roma e Friedkin
La scelta di Roma come sede dell’assemblea è stata motivata dal suo essere “una città straordinaria, una città con una grande storia calcistica con due club come Lazio e Roma”. Al-Khelaifi ha anche speso parole di elogio per Dan Friedkin, proprietario dei giallorossi: “La nostra relazione è ottima, è un gentiluomo e vuole investire sul calcio. Non sempre è facile come sappiamo, ma vuole sviluppare il calcio qui a Roma, non è un club semplice da gestire ma sta facendo un lavoro fantastico”.