De Zerbi-Atalanta, scintille in Champions: dalla V del Brescia al misterioso tatuaggio…
La sconfitta di misura rimediata dall’Olympique Marsiglia tra le mura amiche del Vélodrome contro l’Atalanta in Champions League ha avuto un finale infuocato a causa di un episodio che ha coinvolto il tecnico Roberto De Zerbi. Visibilmente contrariato per il risultato e per alcune decisioni arbitrali, l’allenatore italiano ha avuto un acceso scambio verbale con i tifosi bergamaschi presenti nel settore ospiti dell’impianto transalpino. Un alterco culminato con un gesto dal forte valore simbolico che affonda le radici nella storica rivalità tra Brescia e Bergamo, le due città lombarde separate da un odio sportivo radicato da decenni.
De Zerbi, la provocazione che evoca il derby Brescia-Atalanta
Secondo quanto riportato da RMC Sport e L’Équipe, De Zerbi si sarebbe voltato verso il settore nerazzurro e, in risposta a fischi e insulti, avrebbe tracciato più volte sul petto la lettera “V”, un chiaro riferimento alla storica maglia del Brescia, la sua squadra del cuore e acerrima rivale della Dea. Il gesto ha dato seguito alle dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa alla vigilia, dove De Zerbi non aveva nascosto i suoi sentimenti: “Giocare contro una squadra italiana è sempre speciale, ma contro l’Atalanta è diverso. Sono nato a Brescia, a cento metri dallo stadio, e per noi quella è una partita che si vive tutta la settimana”. L’allenatore ha infine liquidato con un sorriso la “leggenda metropolitana” su un presunto tatuaggio anti-Atalanta: “Di quello parleremo un’altra volta”.