Inter, Barella torna sulla finale di Champions: “Una giornata storta, non c’è spiegazione”

In vista della sfida dell’Inter contro il River Plate al Mondiale per Club, Nicolò Barella è tornato a parlare di una delle serate più amare della scorsa stagione: la finale di Champions League persa contro il Paris Saint-Germain, lo scorso 31 maggio a Monaco. Intervistato da DAZN, in un estratto trasmesso anche durante la puntata di Golliwood, il centrocampista nerazzurro ha ripercorso le emozioni di quella notte, riconoscendo l’impossibilità di trovare un’unica spiegazione per la sconfitta. “Una risposta non ce l’ho e una spiegazione probabilmente non c’è”, ha ammesso con onestà.
Il confronto tra la squadra
Barella ha parlato di un mix di elementi che hanno contribuito a una prestazione al di sotto delle aspettative, arrivata nel momento peggiore possibile: “È un insieme di tanti fattori. Faccio fatica a dire ‘è successo perché…’”. Il centrocampista ha rivelato che, nei giorni successivi, la squadra si è confrontata a lungo, soprattutto tra i giocatori più esperti, per provare a elaborare quanto accaduto: “Abbiamo cercato di parlare tanto e di confrontarci anche tra i più grandi, non per trovare un colpevole, ma per capire dentro di noi le nostre sensazioni. Son state tutte diverse, quindi vuol dire che c’erano tanti elementi”.
Il rammarico e l’orgoglio di Barella
Il rammarico principale, ha spiegato, è legato al tempismo della “giornata storta”, arrivata proprio nell’appuntamento più importante: “Il calcio è così, può succedere di avere una giornata no. Purtroppo è capitata in finale, e questo è il dispiacere più grande”. Nonostante tutto, Barella ha voluto rivendicare con orgoglio il percorso europeo dell’Inter, capace di eliminare squadre del calibro di Barcellona e Bayern Monaco: “Mi tengo il percorso. Abbiamo perso contro la squadra più forte del mondo, ma abbiamo battuto le altre due più forti. Quindi mi tengo stretto questo”.