Coppe Europee

Inter, un’impresa stellare: le parole dei protagonisti

Le parole dei protagonisti dopo l'impresa dell'Inter in semifinale di Champions League contro il Barcellona
La ThuLa interista: Marcus Thuram e Lautaro Martinez
La ThuLa interista: Marcus Thuram e Lautaro Martinez (Getty Images)

La storia la scrivono i fatti, le parole sono riservate al commento o alle polemiche dei perdenti che escono sconfitti dal confronto. L’Inter si è ripetuta, ha conquistato la seconda finale di Champions League in tre stagioni, Simone Inzaghi ha riportato questo club là dove non arrivava da più di un decennio, riaccendendo i sogni dei tifosi, mai spenti, ma solo riposti in un cassetto in attesa di trovare l’uomo giusto e la squadra giusta. Il tecnico piacentino, arrivato dalla Lazio in un lontano pomeriggio di quattro anni fa, ha saputo entrare nel mondo interista e dare ai calciatori i segreti di cui avevano bisogno per raggiungere questi traguardi. La testa, il cuore e il gruppo prima di ogni cosa. Segreti di cui tutti hanno fatto tesoro, di cui ogni calciatore ha saputo beneficiare fino a raggiungere per la seconda volta in pochi anni un nuovo appuntamento con la leggenda. Sono loro che parlano nel post partita, che esultano e sognano davanti alle telecamere, con l’opportunità di mettersi in gioco e trasformare in realtà qualcosa di impensabile. Sono le loro parole quelle che abbiamo raccolto, in clima di festa dai vari media presenti a San Siro, e che vi riportiamo di seguito.

Lo stupore di Dimarco

«Non ho parole per quello che è successo, abbiamo recuperato una partita incredibile, è stata davvero una grande notte di Champions. Sappiamo che dall’altra parte ci sono due avversari forti ma giocheremo per vincere. Cosa abbiamo avuto in più? Siamo stati squadra, uniti dall’inizio alla fine, ci sono stati momenti ma siamo stati bravissimi a rimanere sempre sul pezzo. Sento sempre dire negli altri stadi che c’è una bolgia ma ragazzi, come San Siro non c’è niente! Cosa ci dà Inzaghi? È il nostro capo, ci indica la via e lo fa sempre bene anche nei momenti di difficoltà spezza la tensione con qualche battuta, è la sua forza. Dopo il primo anno in cui abbiamo perso uno scudetto con il Milan ce lo siamo guadagnati. Io più indemoniato di Inzaghi in panchina? Ci tengo alla squadra, voglio trasmettere il mio senso di appartenenza verso la società anche a chi è in panchina. Lautaro? Ce lo siamo coccolato fin dalla fine dell’andata, siamo contenti per lui e per il gol» (Sky Sport)

La previsione di Frattesi

«Prima della partita ho guardato il cancello dove ci scaldiamo e mi sono detto: ‘Chissà se oggi capita l’occasione?’ Ed è capitata a pennello. Il gol? difficile da realizzare. Ma credo che le cose belle arrivino per merito. Questo è un gruppo di ragazzi per bene, siamo insieme da mesi, sempre al campo, sempre in ritiro. Penso che qualcuno da lassù queste cose le guarda, e poi ti fa vivere notti così. E sono momenti che ti restano per sempre» (Inter Tv)

L’orgoglio di Darmian

«Sono veramente felice e orgoglioso di quello che abbiamo fatto, un percorso straordinario. Dopo quella di due anni fa, siamo ancora in finale e siamo felici. Due partite spettacolari, un sogno che si ripete. Non abbiamo gestito, eravamo sotto a cinque dalla fine. Ma abbiamo messo il cuore, quello che ci è rimasto. Abbiamo dimostrato di essere un gruppo vero, chi è entrato ha dato tanto, ma anche chi è rimasto fuori. Non avevamo più nulla da perdere. Ci siamo buttati dentro con tutto. E Acerbi era lì, al posto giusto nel momento giusto. Siamo felicissimi. San Siro è stato incredibile. Da quando siamo arrivati col pullman sapevamo che atmosfera ci aspettava. È anche merito loro. Questa è una vittoria di tutti» (Inter TV)

Le certezze di Taremi

«È stato un’emozione incredibile per noi. Abbiamo approcciato bene la partita, abbiamo giocato bene fin da subito, ovviamente grande rispetto anche al Barcellona che è un grande club. Ovviamente è stato bellissimo, ogni giocatore vuole giocare una semifinale di Champions League, soprattutto contro una squadra come il Barcellona con i giocatori che ha il Barcellona. Se mi sarei aspettato l’Inter in finale? Sì, assolutamente me lo sarei aspettato perché quando sono arrivato ho visto subito un gruppo, una bella famiglia, un gruppo unito, un gruppo soprattutto forte. Il nostro obiettivo è sempre stato arrivare in finale di Champions League dall’inizio» (Inter TV)

L’emozione di Bisseck

«Non posso neanche descrivere come mi sento, abbiamo fatto una grandissima cosa. La finale di Champions? Non so ancora, forse devo dormire una notte e poi domani capirò come mi sento. Noi abbiamo creduto sempre di potercela fare. Ora pensiamo di partita in partita perché in campionato ci sono ancora cose da fare ma per la finale ci saremo. Abbiamo sfidato tutte grandi squadre ma penso che anche noi siamo una grande squadra. Ora il mondo sa quanto siamo forti» (Inter TV)

La gioia di Dumfries

«Sono molto felice, è fantastico aver raggiunto la finale: sono orgoglioso di tutti, soprattutto di Thuram perché so che era infortunato ma ha combattuto per tutti, è stato magnifico. Psg o Arsenal? Sono entrambe buonissime squadre, hanno grandi qualità: vedremo domani, la cosa più importante è che abbiamo vinto noi. Onestamente io ero molto stanco, è la verità: torno da un lungo infortunio e giocare una partita così elevata a livello fisico… Ho provato a dare tutto, sono felice di aver giocato così a lungo. Una delle partite più belle di sempre? Penso che 13 gol in due partite sia spettacolari per tutti i tifosi, soprattutto per chi ama il calcio: è stato un grande spettacolo. Come festeggeremo? Dobbiamo parlare con tutti i ragazzi e poi ce la godremo, non dormiremo molto (ride, ndr)» (CBS Sports Golazo)

Il percorso di Carlos Augusto

«Era un sogno che avevo da bambino, la squadra lo merita. È un gruppo meraviglioso. Io devo dire solo grazie a questo gruppo, a questa famiglia, davvero. L’unico modo per battere il Barcellona era essere così uniti fino alla fine, devo fare loro i complimenti perché sono una squadra devastante, hanno dei calciatori fenomeni. Però davvero il gruppo fa la differenza e oggi abbiamo vinto per questo. Non c’è bisogno di tante parole. Sono delle partite che quando sei bambino vuoi giocare. È il sogno di tutti, c’era tanta ansia ma sono delle belle partite. Sono state due semifinali pazze, sono felicissimo. Devo ringraziare lo staff e il gruppo che merita tanto questo. Dopo la partita guardavo la curva. Davvero pensare che due anni, tre anni fa ero in Serie B con il Monza, ora sono in finale di Champions. È una finale e andiamo lì per vincerla» (Inter TV)