Lautaro Martinez come Crespo, ma c’è ancora la finale

Lautaro Martinez il ritorno della semifinale di Champions League contro il Barcellona non l’avrebbe nemmeno dovuto giocare, invece, da vero capitano, ha stretto i denti e, come sempre, ha fatto la differenza. All’andata al Montjuic il Toro aveva rimediato un’elongazione ai flessori della coscia sinistra, un infortunio che si pensava potesse tenerlo fuori per il match del Meazza. Nonostante il dolore, però, il capitano dell’Inter è regolarmente sceso in campo stappando la lattina e procurandosi anche il calcio di rigore del momentaneo 2-0 trasformato da Calhanoglu. Al 71’, nel momento più difficile per i suoi, l’argentino ha dovuto alzare bandiera bianca uscendo tra gli applausi di tutto San Siro.
Lautaro Martinez aggancia Crespo: la statistica
Con questo centro ai catalani, l’attaccante di Bahia Blanca porta a nove il conto dei gol in questa edizione della Champions League agganciando il connazionale Hernan Crespo che stabilì questo record nel 2002-03. Ora, però, Lautaro Martinez ha ancora a disposizione un’altra sfida, quella più importante, la finale di sabato 31 maggio all’Allianz Arena di Monaco di Baviera (Germania), per timbrare ancora il cartellino e superare l’illustre predecessore.
Le parole di Lautaro Martinez dopo l’epico 4-3 al Barcellona
“All’andata abbiamo sofferto tanto, ma fatto un lavoro di squadra incredibile. Ho sentito la gamba diversa e passato i primi 2 giorni a piangere. Ho cercato di recuperare, anche se non stavo al 100%. Vivo il calcio così, in queste partite bisogna stare sempre dentro – commenta il Toro ai microfoni di Sky -. I primi due giorni ho pianto tanto, ma ho promesso alla mia famiglia che oggi sarei sceso in campo. Ora con lo staff faremo un lavoro per recuperare bene, mancano ancora tante partite”. Tornando alla gara: “Ho tante cose dentro, tanti pensieri. Abbiamo affrontato una squadra forte, ma l’Inter da 4-5 anni sta alzando il livello e dobbiamo essere orgogliosi. Questa squadra non molla, lo stadio è incredibile. Vogliamo vincere la Champions League dal primo giorno che è iniziata e dal giorno che abbiamo perso la finale (Istanbul, 10 giugno 2023, 1-0 Manchester City firmato Pedri ndr). Dobbiamo recuperare energie, finire il campionato e ora abbiamo un’altra occasione per entrare nella storia”.
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