Da Gattuso a Spalletti, parla Buffon. Sul futuro: “Ecco cosa mi piacerebbe diventare”
“Gattuso ct? Una scelta spontanea e istintiva. Ranieri, quando sembrava dovesse venire, ha fatto valutazioni, secondo me, anche giuste sulla sua vita, sul suo passato, presente e futuro. E non se l’è sentita di aderire al progetto. Allora c’erano quattro-cinque nomi. In certi nomi, al di là del nome e del curriculum, se uno ha una certa sensibilità e capisce il gruppo con il quale lavora, allora capisce che ci sono allenatori più funzionali a una certa squadra. Non migliori o peggiori, ma più funzionali. Al presidente è piaciuta subito questa idea e sono convinto che sia stata la scelta più giusta. Questo non significa aver risolto tutti i problemi”. Lo ha detto Gigi Buffon, capo delegazione della Nazionale, ospite del podcast “Viva el futbol”.
Su Spalletti in Nazionale
Su Spalletti in Nazionale: ”L’unica cosa che non ha funzionato bene e nella quale la squadra non si è espressa bene secondo me è stata all’Europeo. Fin lì c’erano state risposte buone, anche nella sfida con l’Ucraina. Qualcosa all’Europeo da rivedere probabilmente c’era, ma lui questo lo riconosce. Poi si è ripartiti con uno spirito nuovo e secondo me Spalletti ha fatto un anno giustissimo, da tutti i punti di vista. Secondo me l’epilogo è stato frutto esclusivamente di una sfortuna nel calendario: la prima partita è stata come una finale, che vale tutto, contro una delle squadre più in forma d’Europa. Con cinque giocatori che arrivavano da cinque ‘sveglie’ della finale di Champions League di tre giorni prima, poi con due-tre assenti: la perdi in modo rovinoso, ma avevi veramente poche armi. Essendo così delicata ed avendola persa in quel modo, penso che abbia giocato un ruolo fondamentale” ha spiegato Buffon sull’esperienza di Spalletti come ct dell’Italia.
Sulla Juve
Sulla Juve: ”Era partita bene, non so quanto convinta del progetto. Vedendo la scelta fatta qualche giorno fa (in riferimento all’esonero di Tudor, ndr) e il momento in cui è stata fatta, mi fa pensare che non ci fosse tutta questa convinzione inizialmente. Poi sei andato a mettere la toppa migliore che ci fosse, la scelta di Spalletti può garantire al popolo juventino una serie di risultati che tifosi e società stanno aspettando. Mi dispiace solo per una cosa: uno come lui mi sarebbe piaciuto vederlo dall’inizio della stagione, con la preparazione e la scelta di alcuni giocatori. A quel punto la Juve poteva essere competitiva fino alla fine, poi non so se vincendo o meno” ha detto l’ex portiere bianconero.
Sul futuro
Infine, sul suo futuro, Buffon ha rivelato: “Mi piacerebbe diventare responsabile della parte sportiva di una società. Qualcosa al di fuori di Juventus e Nazionale? No, non precludo niente perché se voglio fare il professionista non posso fare preclusioni. A meno che non sia una scelta che vada in contrasto totale con quelli che sono i miei valori e il mio passato. Se vuoi essere professionista e lavorare è giusto che tu prenda in considerazione qualsiasi impegno“.