Calcio

Dal “caso Acerbi” alla permanenza di Conte al Napoli: Di Lorenzo dice tutto

Il capitano degli azzurri parla anche della sfida contro la Norvegia di Haaland
Giovanni Di Lorenzo
Giovanni Di Lorenzo

“Il prossimo Mondiale io voglio giocarlo”. Giovanni Di Lorenzo va dritto al punto: l’Italia non può permettersi di restare a guardare per la terza volta di fila. E così, dopo la mancata qualificazione alle edizioni di Russia 2018 e Qatar 2022, da venerdì parte la rincorsa a un posto nella Coppa del Mondo che si giocherà fra un anno in Canada, Messico e Stati Uniti. “Mister Spalletti ci ha ricordato che tanti bambini di 10 anni non hanno visto ancora l’Italia giocare ai Mondiali, è una cosa che ci deve toccare, ci deve dare ancora di più la responsabilità quando andremo ad affrontare queste partite, quindi l’obiettivo primario è andare al Mondiale perché non farlo per tre volte di fila sarebbe qualcosa di veramente incredibile”. Un solo proposito in testa, dunque: qualificarsi. E per centrare l’obiettivo Di Lorenzo e compagni devono partire subito bene venerdì prossimo ad Oslo nella sfida contro la Norvegia.

Di Lorenzo sulla sfida contro la Norvegia

“Tutti quanti siamo ben concentrati e sappiamo l’importanza di questo girone, della prima gara soprattutto, ce lo ha detto il mister dal primo giorno qui ma non ce n’era bisogno – ha aggiunto il capitano del Napoli -. Quella contro la Norvegia sarà subito una partita fondamentale perché affrontiamo l’avversario più forte quindi sarà una gara difficile e tosta. La stiamo preparando in questi giorni per arrivare al meglio perché sappiamo che la qualificazione passa tanto da questa sfida. La concentrazione e il focus del gruppo sono al massimo per affrontarla nel migliore modo possibile e fare una grande partita. Conosciamo le loro qualità individuali: Haaland, Odegaard, Sorloth, sono calciatori di qualità, e la nostra strategia è quella di difendere da squadra tutti insieme, non singolarmente. L’obiettivo è quello di tenere più tempo possibile il pallone con la nostra qualità in mezzo al campo, per cercare di limitare le loro caratteristiche e mettere in risalto poi le nostre. Sappiamo in questo momento qual è la classifica e il fatto che loro hanno giocato già due partite e quindi vederli già a sei punti può fare magari un certo effetto, però quello che conta sarà la partita di venerdì e la stiamo preparando al meglio perché tanto passa da questa sfida e vogliamo portare a casa il risultato. La stanchezza non manca ma quando si viene qua a Coverciano, quando si indossa la maglia della Nazionale, ti ricarichi e l’entusiasmo è sempre molto alto: è bello essere qua, giocare queste partite, indossare questa maglia”.

Di Lorenzo sulla decisione di Acerbi

Interpellato sulla rinuncia di Francesco Acerbi, a detta di Di Lorenzo sono “dinamiche e questioni personali. Posso dire che stare qua è un piacere, venire a giocare per l’Italia è un onore per me, la maglia azzurra è qualcosa che è più alto di tutto”. Per il capitano del Napoli sembrano lontanissimi i tempi delle critiche severe arrivate durante gli Europei. “Come spesso succede in Italia bisogna trovare sempre un capro espiatorio e l’anno scorso ero io per voi e va benissimo così. La cosa più bella poi è rispondere con le prestazioni sul campo e non mi sono mai sentito un giocatore finito come avete scritto e penso di averlo dimostrato vincendo questo campionato insieme ai miei compagni. Mister Spalletti mi ha sempre dato fiducia perché mi conosce personalmente come ragazzo, come giocatore e più di chiunque altro sa quello che posso dare in campo e anche fuori. Penso che una delle qualità più importanti che abbiamo avuto quest’anno noi è stata quella di essere sempre squadra in qualsiasi cosa ci sia accaduta, è una qualità che dovremo avere in questo percorso, essere sempre dentro la partita, non perdere mai l’equilibrio e le distanze tra di noi”.

Di Lorenzo sul Napoli e Conte

Capitolo Napoli e la differenza tra i due scudetti: “Sono state due grandissime vittorie, due emozioni incredibili, diverse tra loro: due anni fa si aspettava solo la partita della vittoria, in questo essere arrivati all’ultima giornata e vincere di un punto è stato ancora più bello. È stato lo scudetto della fatica, della sofferenza, del non mollare mai. Siamo arrivati in fondo facendo veramente qualcosa di straordinario, considerando anche dove eravamo arrivati la passata stagione. Sono due successi che resteranno per sempre dentro di noi e dentro i napoletani perché vincere due volte in tre anni non è cosa da poco. Ho letto e sentito di tutto ma non ho mai avuto dubbi che Antonio Conte restasse l’allenatore del Napoli. Sono davvero contento che lui sia rimasto, così verrà data continuità al lavoro fatto quest’anno. Conte è un tecnico forte, tutto l’ambiente è felice della sua riconferma”.