Calcio

De Laurentiis, incredibile retroscena: “Stavo per comprare tre club negli Stati Uniti”

Il presidente del Napoli: “L’Europa deve cambiare. Secondo me è arrivato il momento"
Aurelio De Laurentiis
Aurelio De Laurentiis

Aurelio De Laurentiis mai banale. Il presidente del Napoli si è reso protagonista di alcune particolari dichiarazioni a margine della serata di gala della fondazione NIAF (National Italian American Foundation), in occasione della premiazione del NIAF/De Laurentiis Film Prize, a Washington. Tra clamorosi retroscena e nuove idee.

Il retroscena

Avevo provato 15 anni fa a fare una squadra in America, anzi a un certo punto avevo pensato di farne tre: una a Las Vegas, una a Detroit e una anche a Philadelphia. Ho visto che però la vera competizione, tipo quella europea o sudamericana, esisteva nelle serie secondarie mentre nella prima serie nessuna squadra retrocedeva, bisognava anzi prestare i giocatori alle altre squadre e per entrare era previsto un contributo iniziale eccessivamente caro, circa 300 milioni di dollari. Insomma era un’idea molto intelligente per chi l’aveva inventata, non per chi dovesse partecipare” ha svelato De Laurentiis.

Le parole di De Laurentiis

Il presidente del Napoli, si è soffermato sul sistema calcio in Europa e delle nazionali. “L’Europa deve cambiare. Secondo me è arrivato il momento. I vertici del calcio non vogliono cambiare per paura di perdere la loro poltrona sulla quale stanno seduti molto comodamente, ma sarebbe arrivato il momento di cambiare le regole del gioco e il format dei campionati. Si gioca troppo, i calciatori alla fine non ce la faranno più a fare 50, 60 o 70 partite all’anno. Non hanno capito che per le Nazionali servirebbe un “cap”: dopo i 23 anni non puoi più andare in Nazionale, perché devi scoprire i nuovi. Se fai giocare chi ha 37, 35 e 30 anni e questi si infortunano, stai dando un calcio agli stinchi ai campionati locali. Non c’è rispetto per questi campionati e poi non c’è un sufficiente pagamento del prestito di un calciatore che 12 mesi all’anno prende lo stipendio da noi. Anche questo va regolamentato, ci danno un chip ma noi vorremmo un chip, un chop e un chap” ha dichiarato De Laurentiis.