Dumfries: “Il mio sogno è vincere la Champions League con l’Inter”

ùIntervistato dalla Gazzetta dello Sport, Denzel Dumfries dà subito una buona notizia all’Inter e ai suoi tifosi: “Sono a disposizione per il River Plate (la terza e ultima sfida della fase a giorni del Mondiale per Club ndr). Dopo l’ultima partita contro l’Olanda, ho avuto qualche problema fisico e non ho voluto rischiare. Alla fine della stagione hai sempre dei dolori, una certa stanchezza. Ora però è tutto alle spalle: voglio contribuire anche io a far nascere una nuova Inter“.
Inter, Dumfries sulle differenze tra Inzaghi e Chivu
Sul passaggio da Simone Inzaghi a Cristin Chivu, l’esterno olandese commenta: “Ora siamo in una terra di mezzo, questo Mondiale per noi è l’inizio di qualcosa di nuovo, ma anche la fine di qualcos’altro. Ma s’è già visto che Chivu è davvero un ottimo allenatore, con uno staff molto valido, e poi cambieranno alcune cose, ovviamente. È importante anche per noi giocatori ricevere nuova energia e nuove idee. E penso che il nuovo tecnico sia in grado di farlo. Le prime due settimane di lavoro sono andate molto bene. E non vediamo l’ora di continuare in questa competizione così bella. Siamo all’inizio, non possono essere idee che cambiano completamente il modo di giocare, ma correttivi in alcune fasi della partita, ad esempio nell’altezza in cui portare il pressing. Sono più che altro degli adattamenti perché in 4 anni abbiamo creato un nostro modo di giocare con Inzaghi che ha portato risultati eccellenti. Con il nuovo allenatore faremo lo stesso, aggiusteremo assieme a lui dei dettagli, seguiremo concetti nuovi. Magari giocheremo un po’ più alti, ma c’è un clima molto positivo perché Chivu è davvero bravo a spiegarsi: la nuova energia, il nuovo spirito mentale nasce da lui”.
Dumfries analizza la stagione dell’Inter
Riavvolgendo indietro il nastro il classe ’96 fa un bilancio sull’ultima stagione: “Non abbiamo vinto un titolo, anche se eravamo in grado di farlo, questo è un fatto. Finire con zero trofei per una squadra ambiziosa e forte come la nostra è molto dura perché avevamo obiettivi precisi a cui ci siamo avvicinati tantissimo… Se ci soffermiamo su questo esatto momento, è chiaro che non ci siamo ancora del tutto ripresi mentalmente, ma penso sia normale, siamo esseri umani e non solo calciatori. Bisogna essere onesti: non si può dire che non sia successo niente. Allo stesso tempo, però, stiamo cercando di trovare insieme la giusta positività per tenere alle spalle il passato. Nessuno perderà mai l’orgoglio di giocare per uno dei club più importanti del mondo. Più forte di ogni delusione è la motivazione a ripartire”.
Dumfries sulla finale Champions persa contro il PSG
Sulla disastrosa finale di Champions League contro il PSG Dumfries precisa: “È molto duro da accettare, ma è una finale: o la vinci o la perdi. Certo, noi l’abbiamo persa male, 5-0, ma il PSG è stato la squadra migliore e quel 31 maggio non era per niente la nostra giornata. Non abbiamo mostrato ciò di cui siamo sempre stati capaci: non vincevamo i duelli, eravamo in ritardo lì dove di solito siamo sempre pronti. Bisogna accettarlo e ricominciare. L’anno prossimo avremo un’altra possibilità e abbiamo tutto per riprovarci. Ora il mondo sa che l’Inter è capace di arrivare in finale, il prossimo passo sarà dimostrare che l’Inter può vincerla. È l’ultimo passo che ci manca, il più difficile perché qualcuno in partenza ci è ancora davanti, ma è un passo che possiamo e vogliamo fare. Basti pensare che all’inizio nessuno diceva che saremmo potuti arrivare in finale, ma l’abbiamo fatto due volte. Ora è il momento di provare a vincerla… Il mio Inter dream è semplice: vincere la Champions, l’unica cosa che manca. Vorrei portare il trofeo a Milano e festeggiarlo in un mare di tifosi come fatto con la seconda stella”.