Fantacalcio

Roma, Gasperini: “Bailey e Dybala non ci saranno. Su Dovbyk…”

Gasperini in conferenza stampa ha presentato la partita tra Roma e Verona
Gian Piero Gasperini
Gian Piero Gasperini

Dopo la vittoria nel derby e il successo europeo contro il Nizza, la Roma di Gian Piero Gasperini tornerà in campo domani contro l’Hellas Verona. I giallorossi sono a caccia del quarto successo nelle prime cinque giornate di campionato, con il passo falso contro il Torino come unica sconfitta stagionale. Un appuntamento al quale i capitolini si presentano al meglio, affrontando però un Verona in netta ripresa. Gli scaligeri, infatti, dopo esser crollati all’Olimpico contro la Lazio per 4-0, nel secondo turno di campionato, hanno reagito portandosi a casa due pareggi contro Cremonese e Juventus, salendo a quota 3 punti in classifica, ma senza aver ancora mai vinto nessuna partita. Per presentare il match delle 15.00, che la Roma giocherà allo Stadio Olimpico, è intervenuto in conferenza stampa Gasperini che ha analizzato la sfida, il momento della sua squadra e alcuni singoli della rosa.

Gasperini sugli indisponibili

«A parte Bailey e Dybala, non ci sono altre situazioni di difficoltà: sono tutti recuperati, tutti presenti. Io non sono mai per un turno, la rosa è molto ampia. Chi sta bene gioca, e soprattutto in questo periodo c’è bisogno di continuità e di fissare le situazioni di gioco sulle quali stiamo crescendo. La squadra si sta esprimendo meglio di partita in partita. Non è assolutamente un problema fisico, anche perché abbiamo giocato mercoledì e questa volta abbiamo un giorno in più per arrivare alla domenica. Quando stai bene puoi tranquillamente continuare a giocare, se sei affaticato magari no. Ci sono sempre cinque cambi, che sono importanti e garantiscono di avere una squadra competitiva e fresca. Qualche rotazione ci può essere, perché non è solo che giochiamo oggi, ma anche giovedì e poi di nuovo domenica. Quando si entra in due o tre settimane consecutive con impegni infrasettimanali, allora sì, possono esserci piccoli cambi, ma la mia intenzione non è mai stata di modificare molto la squadra. Alla fine anche con le sostituzioni ti puoi aiutare».

Il reparto offensivo

«Gli inserimenti devono arrivare da tutti: non solo nelle conclusioni, ma anche nelle rifiniture e nella costruzione del gioco. Se hai una costruzione migliore riesci a produrre più situazioni pericolose. Il gol di Mancini dell’altra sera è stato molto importante ed efficace per come si è inserito, andando ad attaccare la porta in quel modo. Lo possiamo fare con più giocatori. È evidente che gli attaccanti hanno più occasioni perché sono più vicini alla porta, ma ci si può arrivare anche con altri. Rimango dell’idea che sia sempre l’efficacia dell’intera manovra offensiva a rendere gli attaccanti più prolifici. Dovbyk e Ferguson? Non c’è un giocatore davanti all’altro, se la giocano sempre a seconda dei periodi, dei momenti e delle partite che affrontiamo. Dovbyk mi sembra in crescita sul piano atletico, sicuramente molto più rispetto all’inizio della stagione, quando abbiamo iniziato il ritiro. La sua crescita passa da questo: deve essere in grande condizione fisica e atletica per poter mascherare alcune difficoltà tecniche che ha in questo momento. Se raggiunge una condizione ottimale, riesce anche a migliorare sul piano tecnico».

Gasperini sulle scelte di formazione

«È uguale in entrambe le soluzioni: puoi giocare con un centrocampista puro in quel ruolo oppure, a turno, con un difensore, che sia Celik, Ndicka, Angelino o anche lo stesso Mancini che va a prendere l’avversario più alto. Non cambia molto: variano solo le caratteristiche del giocatore, ma il tipo di scalata resta lo stesso. Qualche volta, è vero, con l’Atalanta abbiamo fatto anche questo, però quando alleni tanti anni diventa più semplice introdurre variazioni. In questo momento dobbiamo consolidare alcune certezze e poi, piano piano, aggiungerne altre, come l’inserimento dei difensori che in certe partite può essere importante. Un altro aspetto è che partite come quella di domani sono pericolose: sono gare in cui, se sei sterile, se non hai spinta, energia e forza per creare pericoli, rischi di perderle. Queste squadre hanno velocità davanti, giocatori che calciano bene e possono diventare pericolose. Noi però arriviamo da una vittoria nel derby e da un buon esordio in Europa: dobbiamo avere entusiasmo, forza ed energia per non fare la partita col Torino, ma per giocare su ritmi diversi. Per quanto riguarda la partita, le problematiche sono quelle. Fasce sinistra? Non è un problema se gioca Tsimikas o Angelino. Il vero problema è se la Roma fa bene o male. Tsimikas ha giocato nel Liverpool: non può essere considerato un problema stabilire se uno è titolare o meno. Chi entra e decide la partita, allora, è una riserva? Tsimikas ha dimostrato di essere subito pronto, è un giocatore molto utile. Abbiamo la fortuna di avere due ottimi giocatori a sinistra».

La fase difensiva

«Su questo potete giudicare meglio voi, che avete visto entrambe le situazioni. Io conosco la mia e quindi posso parlare solo di queste partite, non posso fare paragoni. Rimane il fatto che dietro, da Svilar a Ndicka, ci sono 7, 8, 9, 10 giocatori molto affidabili e sempre presenti. Sempre forti, sempre competitivi, e per me rappresentano indubbiamente, in questo momento, il nucleo importante di questa squadra. Riusciamo a inserire anche Pellegrini, Rensch, Tsimikas e altri, ma oggi il nucleo centrale della Roma è questo: quello davvero affidabile, efficace e sempre pronto. È il gruppo che c’è sempre, che garantisce risultati non solo quando bisogna fare gol, come è successo l’altra sera con Ndicka e Mancini, ma soprattutto quando bisogna difenderli e portare a casa la vittoria. Come è accaduto negli ultimi dieci minuti con la Lazio, per esempio».

Gasperini fa il punto su Pellegrini

«La società è contenta quando i giocatori fanno bene. La risposta più importante l’ha data Pellegrini. Ha fatto bene nel derby, ma non solo per il gol. Ma se pensiamo che il problema sia risolto ci sbagliamo, lui deve ritrovare continuità, forza carattere e personalità. E sono caratteristiche ha. Deve entrare nel gruppo di quegli 8/9 che dicevo prima».