Guardiola e i quattro capitani: “Nuova mentalità”

Pep Guardiola riparte dal Mondiale per club con un messaggio forte e chiaro: il passato non conta più, è tempo di cambiare passo e mentalità. Dall’America, dove il Manchester City punta all’ennesimo titolo della sua era vincente, il tecnico catalano ha tracciato la rotta per la nuova stagione. “Quello che è successo prima, nel bene o nel male, ce lo siamo messi alle spalle. Ora comincia la nuova stagione“, ha dichiarato in conferenza stampa, mettendo l’accento su un rinnovato approccio mentale, indispensabile per affrontare un calendario fitto e ricco di insidie.
Una leadership… di gruppo
Uno dei temi più significativi toccati da Guardiola riguarda la scelta dei capitani, per la prima volta effettuata direttamente da lui: “Non mi è piaciuto ciò che è successo la scorsa stagione. Per questo, stavolta ho deciso io chi guiderà lo spogliatoio”, ha spiegato, confermando l’inserimento di Erling Haaland tra i leader del gruppo. “Lui è molto rispettato, è tempo che impari cosa significhi essere capitano. Con leader come Bernardo, Ruben, Rodri o Gundogan imparerà presto. Sono persone che guideranno i nuovi giocatori perché ci saranno sempre problemi lungo il percorso. Si tratta di trovare una soluzione, la migliore per la squadra, e questi tre o quattro giocatori, quando tutto va storto, sono quelli che dicono: ‘Ragazzi, dobbiamo fare così. Non possiamo accettare quello che sta succedendo’, e si fanno avanti. Ecco perché ho scelto loro”, ha aggiunto Guardiola, delineando un’idea chiara di leadership condivisa.