Il gol su calcio di punizione si sta estinguendo: i numeri

Era l’arma definitiva, il momento in cui lo stadio tratteneva il respiro perché il gol era quasi un sinonimo di pericolo imminente. Oggi, l’incantesimo è rotto. Il calcio di punizione diretto è diventato una specie in via di estinzione nel calcio moderno. Nonostante lampi di genio isolati – come i recenti successi di Julián Álvarez in Liga o Grimaldo con il Leverkusen – l’eccezione non fa che confermare la regola: l’arte del cecchino è stata brutalmente sopraffatta dalla tattica.
I numeri non lasciano spazio a interpretazioni
I dati raccolti dall’agenzia EFE sono implacabili e dimostrano un declino spaventoso. La punizione non è solo meno efficace, è meno frequente. Prendendo in esame il campionato spagnolo ha visto un crollo verticale. Fino a pochi anni fa (tra il 2015 e il 2020), la Liga celebrava facilmente oltre 25 gol a stagione da calcio piazzato, con picchi che sfioravano i 34. In questa stagione, si contano appena 4 reti. Il declino coincide con una maggiore permissività arbitrale. Le punizioni dirette in zone pericolose sono crollate: dalle 536 eseguite in Prima Divisione nel 2013/14, si è scesi a sole 335 nel 2023/24. E la tendenza è mondiale. Anche la Premier League è scesa da una media di oltre 30 gol a stagione nei primi anni 2000 agli attuali 14. Il tasso di successo globale è calato dal 7,5% al misero 5%.
Non ci sono più gli specialisti di una volta
Il problema non è solo statistico, è umano. Non esiste più una generazione di specialisti puri come Sinisa Mihajlovic, Juninho Pernambucano, David Beckham o Marcos Assunçao. Persino i giganti come Cristiano Ronaldo e Lionel Messi, che hanno dominato l’arte per anni, hanno lasciato un vuoto incolmabile. La rarità di eroi come Ward-Prowse o Grimaldo è dovuta alla dittatura tattica: la potenza e il posizionamento non bastano più. Gli allenatori preferiscono schemi di gioco preparati al tiro diretto, mentre i portieri e le difese studiano i tiratori al millimetro. Il risultato è un blocco difensivo perfettamente oliato, che ha trasformato l’antica “sentenza” del calcio di punizione in un semplice passaggio di routine. Il calcio di punizione, un tempo arte decisiva e spettacolare, è ormai pericolosamente vicino all’estinzione, soffocato dalla meticolosità del calcio moderno.