Inter, Chivu: “Difesa troppo vecchia? Non guardo la carta d’identità”

Cristian Chivu è pronto al suo esordio sulla panchina dell’Inter in Serie A. Lunedì 25 agosto il tecnico guiderà la squadra per la prima gara nel massimo campionato, dopo averlo fatto al Mondiale per Club, nella sfida in programma a San Siro contro il Torino.
Raggiunto dai microfoni di Dazn il tecnico, ed ex calciatore dell’Inter, ha espresso la sue sensazioni sulle ultime tre settimane e sull’inizio della stagione: “Sono stati giorni di lavoro sodo e ho visto delle belle cose, così come ho visto cose non fatte bene, ma ci sta, all’inizio è sempre più difficile trovare la gamba fresca e la lucidità in un periodo in cui si lavora tanto. Quello che mi ha fatto piacere è che problemi seri e infortuni non ne abbiamo avuti. Non abbiamo mai guardato i risultati, ma solo dare minutaggio ai giocatori per mantenerli tutti allo stesso livello per vedere le idee e i principi che abbiamo cercato di trasmettere in questo periodo”.
“Età? Io guardo passione e motivazione non i numeri”
Su chi dice che la difesa sia troppo ‘vecchia’: “Non guardo mai la carta d’identità, ma la motivazione, la passione, la voglia di migliorarsi tutti i giorni, anche se si tratta di un 30enne, ma soprattutto se si tratta di un 20enne perché poi al campo conta il lavoro che metti, la motivazione, la disciplina, l’applicazione al lavoro che hai. Per me sono cose fondamentali che vanno al di là di quelli che sono solo i numeri sulla carta d’identità”.
Chivu: “Mercato? Non vogliamo aggiungere qualità ma quantità”
A chiudere un passaggio sul mercato: “Siamo sulla stessa linea, con gli stessi pensieri, consapevoli dei giocatori che dobbiamo aggiungere a questa squadra. Il mercato è aperto, c’è ancora tempo per fare determinate operazioni. Non vogliamo aggiungere quantità, ma qualità, gente che sa stare in un gruppo come il nostro e che ci fa crescere il livello della rosa dentro la squadra”.