Calcio

Inter, Marotta: “Vicini a Josep Martinez e alla famiglia della vittima”

Il secondo portiere nerazzurro è indagato per omicidio stradale per la morte dell’81enne Paolo Saibene
Josep Martinez, Inter
Josep Martinez, Inter (Getty Images)

“È un fatto grave, delicato. Siamo vicini alla famiglia della persona che è deceduta e siamo vicini al nostro giocatore che conosciamo benissimo”. Così presidente dell’Inter Giuseppe Marotta, intervenuto in Triennale ad un evento sulle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina, in merito all’incidente che ha visto coinvolto il portiere nerazzurro Josep Martinez, che ieri ha investito e ucciso l’81enne Paolo Saibene che viaggiava su una carrozzina elettrica a Fenegrò (Como). “Sono disgrazie – aggiunge il numero uno dell’Inter – che purtroppo fanno parte delle cose quotidiane. Speriamo che si possa trarre beneficio anche da questa tragica situazione”.

Josep Martinez investe e uccide un uomo in carrozzina

Ma cosa è successo? L’ex estremo difensore del Genoa si stava dirigendo verso Appiano Gentile per l’allenamento di rifinitura in vista del match di stasera (mercoledì 29 ottobre alle 20.45) contro la Fiorentina quando con la sua macchina ha investito l’uomo che, stando alle prime ricostruzioni, avrebbe accusato un malore e invaso la carreggiata dove viaggiava l’autovettura di Josep Martinez. Nonostante i soccorsi del calciatore e del personale medico accorso immediatamente sul posto, per l’81enne non c’è stato nulla da fare se non constatare l’avvenuto decesso. Paolo Saibene, dunque, è morto sul colpo. Una vicenda tragica che ha portato l’Inter ad annullare la conferenza stampa della vigilia del tecnico Cristian Chivu.

Cosa rischia Josep Martinez

Josep Martinez è ora indagato per omicidio stradale. Cosa rischia il secondo portiere dell’Inter? Se emergesse una violazione delle norme sulla circolazione la pena andrebbe da 2 a 7 anni di reclusione con sospensione della patente. Se invece la colpa fosse lieve, e non stradale, si parlerebbe di una pena che va dai 6 mesi ai 5 anni più una multa. C’è però anche una terza opzione: se infatti venisse confermato l’imprevedibile sbandamento della vittima il procedimento potrebbe essere archiviato senza conseguenze penali.