Calcio

Inter, Mkhitaryan e il caso Lukaku tra silenzi e rinascita

L'armeno nel suo libro è tornato sul burrascoso addio del belga
Henrikh Mkhitaryan, Inter
Henrikh Mkhitaryan, Inter (Getty Images)

Henrikh Mkhitaryan, nel suo libro “La mia vita sempre al centro“, ripercorre la fine della stagione 2022-2023 e la successiva rinascita dell’Inter. Dopo la sconfitta in finale di Champions con il Manchester City, il gruppo di Inzaghi dovette necessariamente reinventarsi vista la batosta subita: “Abbiamo perso qualcosa di grande, ma da lì è nata la forza per vincere lo Scudetto della seconda stella”. L’armeno descrive uno spogliatoio unito dalla determinazione, capace di trasformare le difficoltà in motivazione e bravo a ricompattarsi. Un po’ come sta succedendo quest’anno, con la squadra nuovamente lanciata verso grandi obiettivi.

Sassolino nella scarpa

Sul tema mercato sono però concentrate le parole più significative. O meglio, le non parole. Mkhitaryan rivela infatti il clima incerto dell’estate successiva: “I primi giorni di ritiro erano pieni di punti interrogativi. Tanti in scadenza, altri volevano andare via”. Poi l’elenco dei cambi: “Tre portieri in uscita e tre in entrata, nuovi arrivi come Pavard, Thuram, Frattesi, e tante partenze: D’Ambrosio, Brozovic, Dzeko, Lukaku…”. E proprio sul belga, l’armeno si ferma un istante: “Dzeko fu ceduto per far posto a lui, che poi decise di non vestire la nostra maglia. Su questo preferisco non aggiungere una sola parola”. Un “tradimento” decisamente non assimilato…