Calcio

Isole Marshall, fine di un’era: pronto il debutto della nazionale di calcio

L’unico paese membro delle Nazioni Unite a non avere una squadra nazionale di calcio si prepara a perdere questo particolare primato: il debutto delle Isole Marhsall
Pallone
Pallone da calcio (Getty Images)

È uno strano primato quello che fino a poco tempo fa potevano vantare le Isole Marshall. L’arcipelago sperduto nell’Oceano Pacifico, infatti, è stato per lungo tempo l’unico paese membro delle Nazioni Unite a non avere una squadra nazionale di calcio. Ora, però, le cose sono cambiate. 

Esordio imminente

Di fatto, le Isole Marshall non fanno parte né della confederazione dell’Oceania (OFC) né della FIFA. Nonostante ciò, però, tra pochi giorni la relativa nazionale farà il suo debutto ufficiale nel mondo del calcio. E, precisamente, lo farà nella Outrigger Challenge Cup.

Rivoluzione 

Con una popolazione di appena 40mila persone, le Isole Marshall hanno sempre visto una preferenza per il baseball o il basket. Altri sport e altre abitudini per la popolazione di un paese divisa in cinque isole e ventinove atolli. Senza considerare che la nascita della Federazione calcistica delle Isole Marshall (MISF) risale al 2021, grazie allo sforzo di Shem Livai e all’interesse del figlio per il calcio. 

Il debutto

Dopo la fondazione i primi passi che hanno portato all’imminente esordio nel mondo del calcio. Esordio che arriverà come anticipato nella Outrigger Challenge Cup, in programma a Springdale in Arkansas (Stati Uniti). Oltre alla nazionale guidata da Lloyd Owers ci saranno anche la squadra U-19 di Turks & Caicos, le Isole Vergini americane e Ozark United, attendendo il riconoscimento internazionale.

La speranza della federazione

Tramite le parole di Justin Walley, assistente allenatore delle Isole Marshall, la federazione locale ha sottolineato infatti ancora una volta l’attesa di un riconoscimento ufficiale: «Speriamo che questa partita metta le Isole Marshall sulla mappa, perché molte persone non sanno nemmeno dove si trovano. Penso che abbiamo puntato i riflettori sul nostro paese, che è qualcosa che merita, e questa è una delle cose che sono sicuro che stiamo portando via da tutto questo».