Israele-Italia, il dietrofront di Shimon: “Ci hanno incoraggiato”
Il pirotecnico 5-4 tra Israele e Italia, che ha riacceso almeno in parte le speranze mondiali degli Azzurri di Gattuso, non si è chiuso al triplice fischio ma solo dopo un acceso dopopartita. Il parapiglia finale, ripreso dai media e discusso con toni critici soprattutto in Israele, aveva alimentato polemiche e recriminazioni su tutti i fronti. A distanza di qualche giorno, però, la tensione si è andata dissolvendo e a contribuire al clima distensivo è stato proprio il commissario tecnico israeliano Ben Shimon, che ha ricalibrato le proprie dichiarazioni: “Gli italiani sono stati molto, molto incoraggianti. Gattuso stesso ci ha incoraggiati dopo la partita”. Un messaggio che ribalta la percezione iniziale e che invita a considerare chiusa la vicenda.
Messaggio chiaro
Nell’immediato post-partita, infatti, Ben Shimon si era lasciato andare a parole più dure, figlie di una gara vibrante e carica di emozioni: “Dopo una gara del genere ci sono tante emozioni nell’aria, ma come calciatori e atleti dobbiamo dare l’esempio. Sappiamo che la nostra squadra non è molto popolare, ma i miei mi hanno detto che hanno sentito parole che non volevano sentire. L’importante per me è rispettare sempre l’avversario”. La rettifica del ct assume così un valore simbolico: dal caos e dalle incomprensioni si seppellisce l’ascia di guerra, in una sfida che ha offerto spettacolo sul campo e che ora può essere ricordata almeno in parte per per il suo valore sportivo, se non tanto quanto per le polemiche.