Italia, Donnarumma: “Ho vissuto giorni turbolenti. Ma ora voglio…”

Inizia una nuova era per Gianluigi Donnarumma. Il suo passaggio dal Paris Saint Germain al Manchester City, nell’ultimo giorno di calciomercato, ha segnato la fine della sua avventura in Francia tra le polemiche di un’estate per lui infinita – arrivata dopo la straordinaria vittoria da protagonista del Tripliete – e la partenza di un nuovo ciclo che porterà avanti alla corte di Pep Guardiola, tecnico che ha sempre espresso la propria passione per l’ex Milan. Per Donnarumma inizierà un nuovo ciclo anche in Nazionale. Lui, capitano dell’Italia, sarà il leader del gruppo che il nuovo commissario tecnico Gennaro Gattuso dovrà portare in ogni modo al Mondiale del 2026: tramite qualificazione diretta o playoff. Sarà contro Estonia – il 5 settembre – e Israele – l’8 settembre – che inizierà la seconda parte della carriera di Gigio, pronto a tutto per raggiunger traguardi ancor più ambiziosi. Di questo ha parlato nella conferenza stampa tenutasi nelle scorse ore dal centro sportivo di Coverciano.
Gli ultimi giorni di Donnarumma
«Negli ultimi giorni ho un po’ risentito di quello che stava succedendo, ma sono sempre stato bene. Non vedevo l’ora di andare al City, Guardiola mi ha voluto fortemente e questo mi ha lusingato. Essere voluto così dalla società più forte al mondo non può che renderti orgoglioso. Sono molto emozionato e contento. Luis Enrique? Ho sempre avuto un ottimo rapporto col mister. È stato diretto con me, fin dai primi giorni di ritiro. Se mi ha deluso non lo so, ognuno fa le sue scelte. Il tecnico ha il potere di decidere, ma avere il supporto di tutti, soprattutto dei miei compagni, mi ha fatto capire cosa avevo dato al PSG e questo credo sia la cosa più importante. Perché oltre il calcio ciò che rimane è questo, sapere l’affetto di tutto l’ambiente, dei miei compagni, mi ha reso orgoglioso di ciò che ho lasciato. »
Il Paris Saint Germain
«A Parigi sono stato benissimo, mi sono sentito a casa in questi quattro anni. Non li dimenticherò mai. Gattuso l’ho avuto come allenatore al Milan, so che persona è e cosa può dare. Sono contento di averlo ritrovato qui, ha cominciato alla grande e sta dando tutto. Daremo tutto noi stessi per riportare l’Italia in alto, ma ora bisogna pensare passo dopo passo e fare gruppo. Abbiamo una squadra forte, giovane che ha voglia di crescere ed emozionare. Sono contento e credo faremo un grande passo in avanti. Ho chiesto io al presidente di firmare qui perché allora portò fortuna… (ride, ndr). Sono sereno, quando sei voluto così fortemente da un club come il City significa che hai lavorato bene. Essere voluto anche da uno degli allenatori più bravi al mondo come Guardiola è una emozione indescrivibile. Deluso? Ogni allenatore fa le proprie scelte, deluso per nulla anche perché Luis Enrique è stato subito diretto con me e mi ha fatto piacere. Sentire l’affetto dei miei compagni, dell’ambiente Paris, quello mi ha emozionato davvero tanto».
La Nazionale e Spalletti
«La Serie A è un campionato importante che è cresciuto e anche tanto. Tutti dicono che manca il talento ma sono sciocchezze, il talento c’è e i ragazzi sono forti. Abbiamo una Nazionale forte che può crescere tanto, col tempo crescerà anche la fiducia. Sono sicuro che tutti insieme faremo un grande lavoro e ci toglieremo grandi soddisfazioni. Spalletti? Ogni allenatore fa la sua scelta, non so quale sia stato il motivo e non voglio nemmeno saperlo. Sono orgoglioso di esser allenato da Guardiola, sono sicuro di poter migliorare tanto con lui. Saluto tanto mister Spalletti, mi ha dato tanto: lo sento spesso e purtroppo qualcosa non è andato ma non solo per demeriti del mister. In campo ci andavamo noi, dovevamo fare qualcosa in più. Sul cambio di CT dico che queste decisioni sono del Presidente, non mi ci addentro. Ma sono contento di avere un rapporto con Spalletti perché ha dato tanto al calcio e può dare tanto».
Gli obiettivi dell’Italia
«Contro la Norvegia è mancata la forza di rialzarci. Può capitare di prendere gol, può capitare di subire una rete e lo stadio s’infiamma. Dobbiamo ritrovare la forza italiana di rialzarci, tutti insieme. Su questo con mister Gattuso ci stiamo lavorando, stiamo trovando le nostre consapevolezze. Ci sta facendo sentire tutti importanti, dal primo all’ultimo. L’obiettivo è fare gruppo, tornare a divertirci e avere più scioltezza in campo senza avere troppa pressione perché poi quella ti fa mancare qualcosa in campo. La squadra con mister Gattuso sta ritrovando questo e sono sicuro che possiamo fare bene e tornare dove meritiamo. I miei obiettivi? Vincere il più possibile sia col City che con l’Italia. Vogliamo riportare l’Italia dove merita, lo meritano tutti. Il mio obiettivo è questo, vogliamo dimostrare che possiamo farlo perché siamo una squadra forte».
La partita contro l’Estonia
«Bisogna partire subito forte venerdì, far capire chi siamo. Il mister sta preparando la partita nel migliore dei modi, ci sta dando una sua impronta e sono contento che il mister sia qui. So cosa può dare a questa Nazionale. Sicuramente sarà una gara complicata e bisogna prepararla bene, essere concentrati. Possiamo disputare una grande partita e ringrazio tutti coloro che saranno allo stadio. Alla seconda domanda rispondo che sono papà da poco e fa male vedere certe immagini e sentire certe notizie. Però è una situazione più grande di noi e non voglio entrare nel merito, noi cerchiamo solo di giocare a calcio. Il nostro obiettivo è riportare la pace… Fa troppo male vedere certe situazioni, ma le questioni politiche sono più grandi di noi. Noi giochiamo solo a calcio»